Movida violenta, le discoteche: “Da noi divertimento in sicurezza, fateci riaprire”. Mercoledì un flash mob
Giu 08, 2020 - Chiara Di Tommaso
Sono tra gli ultimi a riaprire. Stiamo parlando delle discoteche e dei locali da ballo che con l’emergenza coronavirus hanno dovuto chiudere e attendono ancora una data ufficiale per l’eventuale riapertura. Per l’Istituto Superiore della sanità, è troppo alto il rischio di creare assembramenti in luoghi dove è difficile mantenere le distanze, così le varie associazioni di categoria chiedono un incontro per rivedere la loro posizione. Anche perché in giro si moltiplicano le risse e gli episodi finiti in sangue durante la movida.
Sono tante le idee messe sul tavolo come quello di trasformare momentaneamente le discoteche in ristoranti. Mercoledì 10 giugno davanti Montecitorio a Roma si terrà un flash mob dalle 9 alle 13. Come si legge nel comunicato del Silb (Sindacato Italiano Locali da Ballo):
“Il 10 giugno, a Roma, tiriamo in ballo la politica. Dopo 106 giorni di chiusura delle nostre aziende, crediamo sia giunto il momento di interrompere il silenzio. Con un flash mob in piazza Montecitorio, dalle 9 alle 13. La vita ha ripreso il suo corso, aprono teatri, cinema, palestre, musei, bar, ristoranti… non i luoghi deputati alla musica e al divertimento, che è parte fondante della vita stessa.
I nostri locali rispettano capienze, parametri di sicurezza. Abbiamo stilato protocolli a prova di virus che sono stati presentati alle istituzioni. Chiediamo una data di apertura. E aiuti economici per le nostre aziende. Rappresentiamo 4 miliardi di fatturato, 2.500 aziende, 100.000 lavoratori. Siamo il Ballo, non lo Sballo. E meritiamo il rispetto tributato ad altri settori dell’economia”.
A Napoli è Enzo De Pompei il presidente regionale e consigliere nazionale del Silb, in prima linea nell’organizzare la manifestazione, scrive su Facebook.
“Da stamattina continuano ad arrivarmi video di bar/ristoranti/ in cui si balla, Attività questa chiaramente svolta in modo abusivo e non solo per le restrizioni covid, in queste attività è sempre vietato il ballo, di contro i luoghi deputati al ballo, le discoteche, continuano ad essere chiuse.
Mi arrivano anche video di risse per strada, assembramenti e ubriachi in libera uscita, sono tutti episodi della serie ” i foderi combattono e le sciabole stanno appese ” unica consolazione è che questa volta non possono affibbiarci colpe. Devo pensare ( forse sono ottimista ) che l’opinione pubblica comincerà a capire quali sono le difficoltà che le disco devono affrontare ogni sera per tenere a bada e in sicurezza i frequentatori dei locali, quando si saranno stancati di questa anarchia e si riaffideranno ai professionisti della notte, forse, riusciremo ad evitare il caos per le strade”.
Stesso pensiero espresso in un altro comunicato del Silb:
“Anche in questi giorni abbiamo continuato ad assistere ad eventi di “movida selvaggia”: dalle spiagge alle piazze, dai ristoranti ai bar, i giovani si sono incontrati per aperitivi cene e anche per ballare, e le discoteche stanno a guardare!!! ”, afferma Antonio Flamini Presidente del SILB Roma, l’associazione più importante del mondo dell’intrattenimento notturno, che a Roma rappresenta 100 locali con almeno 5.000 lavoratori direttamente impiegati, un fatturato di 100 milioni di euro ed un indotto enorme. Numerosi video pubblicati sui social testimoniano che la situazione è completamente fuori controllo, tali aggregazioni in alcune parti di Italia hanno provocato risse e perfino accoltellamenti. Gli unici locali organizzati per un divertimento sicuro, gestiti con esperienza, professionalità e grande senso di responsabilità per salvaguardare la sicurezza di lavoratori e clienti, purtroppo sono ancora chiusi.
Sembra proprio che le istituzioni si siano dimenticate di noi, che invece potremmo rappresentare l’antidoto alla “mala movida”, con i nostri locali sicuri e controllati, predisposti per evitare la diffusione del contagio da Covid 19, al contrario di quanto succede ovunque”.