Oggi, presso la parrocchia San Ludovico d’Angiò a Marano di Napoli, è stata celebrata una messa in suffragio di Pasquale Apicella, l’agente della Polizia di Stato morto lo scorso 27 aprile mentre inseguiva una banda di rapinatori.
Anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha tenuto a presenziare alla cerimonia. In chiesa erano inoltre presenti il prefetto di Napoli Marco Valentini, il questore di Napoli Alessandro Giuliano, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Napoli Canio Giuseppe La Gala, il procuratore generale di Napoli Luigi Riello e il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo.
A celebrare la messa in suffragio di Pasquale Apicella è stato Ciro Russo, parroco della San Ludovico d’Angiò. Queste le sue parole, riportate da Cronache della Campania: “Il nostro fratello Lino era un grande uomo, un grande figlio, un grande fratello e un grande padre, ma era anche un grande poliziotto che aveva scritto sulla sua pelle le parole di Giovanni Falcone”.
Don Ciro Russo si è rivolto con affetto anche alla moglie di Apicella: “Cara Giuliana, ci sforzeremo tutti di prenderci cura di te, dei tuoi bambini, di questa città, di queste famiglie. Prendiamoci cura di questi giovani poliziotti, carabinieri, finanzieri che rischiano la loro vita“.
Proprio ieri, il giorno prima della messa, la moglie di Apicella, Giuliana Ghidotti, ha affidato ai social un lungo sfogo. “Alla messa dedicata a te, su consiglio della terapista, ci sarà anche nostro figlio“, ha annunciato Giuliana, “visto che continua a chiedermi del tuo funerale”.
Il piccolo Thyago ha insistito per comprare dei fiori da portare al papà, e gli ha scritto un biglietto con poche strazianti parole: “Ciao papà, ti voglio bene. Perché sei morto?”