Poliziotti indagati per pestaggi a SMCV, Salvini: “Riparto subito per la Campania”
Giu 11, 2020 - Cinzia Esposito
In questo assolato giovedì pomeriggio torna in Campania Matteo Salvini, precisamente a Santa Maria Capua Vetere. Nelle ultime ore il Tribunale della città ha emesso alcuni avvisi di garanzia nei confronti di quarantaquattro agenti di polizia penitenziaria.
I poliziotti sono indagati per presunti pestaggi avvenuti nel carcere della città lo scorso marzo, durante le proteste dei detenuti in piena emergenza sanitaria. L’ipotesi portata avanti dalla Procura e dal magistrato Maria Antonietta Troncone è che le azioni compiute dai poliziotti non fossero volte al ristabilimento dell’ordine. La magistratura, invece, ipotizza si sia trattato di una spedizione punitiva.
I reati a loro ascritti sono tortura, abuso di autorità e violenza Il post su Facebook e Salvini a Napoli Il fatto ha scatenato l’ira del leader del Carroccio che, come scritto in un post su Facebook un’ora fa, ha cancellato tutti gli impegni del pomeriggio per recarsi a Santa Maria Capua Vetere.
“Incredibile! – scrive Salvini – 44 poliziotti in servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sono indagati come violenti TORTURATORI per aver bloccato la rivolta dei detenuti del 6 aprile scorso, che provocò danni per centinaia di migliaia di euro.
Ho rimandato tutti gli impegni del pomeriggio e parto subito per la Campania, per portate la mia (e vostra) solidarietà alle donne e agli uomini in divisa che, invece di essere ringraziati, vengono indagati. È una vergogna!”
La figuraccia sulla lapide di Apicella
Matteo Salvini era giunto in terra partenopea appena lo scorso venerdì, al fine di omaggiare il poliziotto Pasquale Apicella, morto in servizio il 27 aprile scorso. Peccato che, nonostante le nobili intenzioni, il leader della Lega, nella fretta di scappare dalla gente che lo contestava dai balconi e dalla strada, non si sia reso conto di aver fatto una preghiera lampo sulla lapide sbagliata, quella di Don Franco il sarto.