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Torre del Greco, emergenza rifiuti: 9 sospensioni per i dipendenti che hanno rallentato il servizio

Torre del Greco – emergenza rifiuti. Torre del Greco è in piena emergenza rifiuti. I quartieri della città più periferici e non sono invasi dalla spazzatura. Molte le lamentele e le segnalazioni sui social dirette al sindaco Giovanni Palomba.

A quanto pare però dietro i rallentamenti dello smaltimento dei rifiuti ci sarebbero degli operai che remano contro l’azienda. Infatti proprio l’azienda ha comunicato di aver licenziato un dipendente e di averne sospesi altri 9. Inoltre  Ecco il comunicato ufficiale:

In seguito alle recenti notizie di stampa, occorre precisare alcuni aspetti relativi all’appalto di igiene urbana di Torre del Greco. La Buttol Srl è determinata a conseguire la migliore efficienza del servizio in favore della cittadinanza e dell’amministrazione di Torre del Greco. L’Azienda, inoltre, è impegnata ad espletare il servizio in linea con criteri di assoluta legalità e trasparenza. E in tale quadro, con attenzione, vigila sulle condotte del personale addetto al cantiere, pretendendo diligenza e correttezza, ed intervenendo con provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro che assumono comportamenti negligenti, tanto che – anche negli ultimi giorni – un lavoratore è stato licenziato e per altri 9, tra operatori e responsabili del servizio, è stata determinata la sospensione precauzionale, in linea con quanto previsto dal contratto collettivo nazionale.

Tra l’altro l’azienda ha denunciato anche un’interruzione di pubblico servizio da parte di alcuni dipendenti destinatari di provvedimento disciplinare. A dimostrazione che la Buttol non si piega al ricatto di pochi. Da tempo ormai si assiste a rallentamenti del servizio, che si sono accentuati in concomitanza della richiesta di tipo economico da parte delle maestranze di un bonus di circa 300 euro al mese in busta paga. Una pretesa che non può essere soddisfatta dall’Azienda, in quanto configura un ulteriore costo di circa 40mila euro mensili, oltre alle indennità per il lavoro notturno, peraltro non previsto da capitolato. Costi che vanno ben oltre l’utile di impresa.

Inoltre restano le criticità legate al servizio e in particolare all’abbandono incontrollato di rifiuti indifferenziati, in difformità del calendario di raccolta concordato con l’amministrazione. L’azienda, in tale quadro, ha inviato una relazione dettagliata al Comune, e per conoscenza alle autorità competenti, sollecitando nuovamente un più attento controllo del territorio, indispensabile per la corretta esecuzione del servizio.

E’ stata anche sottolineata l’impossibilità di raggiungere, alle condizioni attuali, gli obiettivi prefissati in tema di raccolta differenziata, ancorché dall’attivazione del servizio con modalità porta a porta, in circa tre mesi, la percentuale dei rifiuti differenziati sia passata dal 19% al 50%, percentuale che potrebbe essere ulteriormente migliorata con comportamenti virtuosi da parte di tutti. Con lo stesso documento, la Buttol ha anticipato anche l’ipotesi di addivenire alla risoluzione del contratto per inadempimenti in tema di controllo del territorio da parte della stazione appaltante.

Sorprende, altresì, apprendere dalla stampa di un audio in cui un presunto sindacalista, dopo un incontro con l’amministrazione comunale, annuncia che «le cose non stanno bene per l’Azienda». Da giorni sui social si leggono continue fake news montate ad arte e che riguarderebbero presunti guai giudiziari dell’azienda. La società ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela nei confronti degli autori di tali fake news.

E in questo contesto occorre ricordare il clima in cui si è proceduto al passaggio di cantiere, allorquando la Buttol ha rifiutato di includere anche taluni dipendenti gravati da precedenti penali. In concomitanza vi è stato il ritrovamento di bottiglie incendiarie nei pressi degli uffici, che in Torre del Greco, ospitavano i vertici dell’Azienda e le organizzazioni sindacali. L’Azienda, allo scopo di garantire legalità e trasparenza, per l’assunzione di nuovi operatori ha preferito ricorrere a una procedura pubblica affidando la selezione a un’agenzia per il lavoro e procedendo successivamente al sorteggio, tra gli idonei, dinanzi a un notaio“.