La pizza Margherita colpita dal lockdown: vendite dimezzate, a rischio 63mila pizzerie


Anche la pizza Margherita ha subìto i colpi dell’emergenza Coronavirus. Da un’analisi di Coldiretti, infatti, emerge che il numero di vendite del gustoso piatto napoletano è praticamente dimezzato.

L’indagine è emersa proprio in concomitanza con quello che viene considerato il 131° anniversario della storica pizza. In realtà le origini della pizza sono molto più antiche e la vera storia è diversa da quella che viene raccontata solitamente. Ciò che, invece, mette tutti d’accordo è l’esclusiva napoletanità della storica pietanza.

Fatto sta che da quella data, stando a quanto riportato da Coldiretti, il fatturato della pizza nel mondo ha superato i 100 miliardi di euro. Il suo successo è stato confermato in tutto il mondo a tal punto che, nel 2017, è arrivata la nomina dell’Unesco: l’arte dei pizzaioli è stata proclamata patrimonio immateriale dell’umanità.

I riconoscimenti sono giunti anche altrove. Di recente, ad esempio, è stata la Zecca di Stato ad omaggiare l’eccellenza della pizza Margherita.

Eppure, anche quest’ultima ha risentito delle problematiche legate all’insorgere della pandemia. Gli effetti del lungo periodo di lockdown si sono fatti sentire anche in questa prima fase di riapertura, mettendo a rischio il futuro di 63 mila pizzerie e circa 200 mila addetti.

Ancora Coldiretti, afferma che nel periodo pre-Covid i numeri legati al piatto simbolo della cucina campana erano decisamente elevati. Solo in Italia, infatti, si sfornavano circa 8 milioni di pizze. Per queste sono stati impiegati circa 200 milioni di kg di farina, 225 milioni di kg di mozzarella, 30 milioni di kg di olio di oliva e 260 milioni di kg di salsa di pomodoro.


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