In mattinata c’è stata un’altra rivolta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (CE), in questi giorni già al centro di notizie di cronaca riguardanti l’inchiesta sui presunti pestaggi avvenuti lo scorso 6 aprile, nella quale sono indagati 57 agenti.
La rivolta è avvenuta nel reparto Danubio dell’istituto penitenziario dove 50 detenuti avrebbero perso il controllo ferendo due agenti. Già ieri nell’infermeria altri sei agenti sono stati aggrediti da detenuti extracomunitari.
Sarebbe ancora in corso una trattativa tra i detenuti e le autorità presenti sul posto. Secondo quanto riferisce Beneduci, “i detenuti hanno chiesto la chiusura del regime del 14 bis, la chiusura della videosorveglianza, hanno lamentato trattamenti inumani da parte dei poliziotti penitenziari e che persino medici e infermieri non provvederebbero alla cura della loro salute“.
”Carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta): prima la rivolta in carcere, senza che un delinquente sia stato punito. Poi poliziotti indagati per ”tortura”, e stanotte altre violenze e altri poliziotti feriti. Basta, il limite è stato superato: ministro Bonafede, sveglia!” ha detto in mattinata il leader della Lega, Matteo Salvini, che pochi giorni fa si è recato proprio nell’istituto penitenziario casertano.