Napoli– Il Sindaco Luigi de Magistris ancora una volta interviene a gamba tesa contro il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Lo accusa di essere troppo distratto dalla sua campagna politica e di non alleggerire le misure restrittive in una regione come la Campania che ha ormai giunto un bassissimo livello di contagio da Coronavirus.
La diatriba tra de Magistris e De Luca è più viva che mai. I due sono ormai giunti ai ferri corti e le accuse a distanza del primo cittadino di Napoli diventano ogni giorno più forti e pungenti.
Per la prima volta ha parlato della confusione che si è creata in politica in Campania e dell’effetto avuto sui cittadini. Una bagarre dovuta alle idee divergenti dei due leader politici. I napoletani non sapevano più chi seguire, non capivano più cosa si potesse fare e cosa invece evitare.
Dopo le accuse DeMa comunque, per l’ennesima volta, si mette a disposizione per una collaborazione che possa permettere e garantire un futuro migliore a tutti i napoletani. Ancora una volta dunque si attende una risposta di De Luca che al momento si sta concentrando sul batti e ribatti con Matteo Salvini.
Queste le parole di Luigi de Magistris: “L’argomento movida comincerei a toglierlo dal vocabolario, è diventato un poi condizionante di temi generali. Ci tengo a precisare che da molti è stato sottolineato che anche il secondo decreto del TAR riguardasse la movida, ma non c’entra nulla. Credo che il clima messo in campo da De Luca non è favorevole alla ripresa per la nostra comunità. Che senso ha oggi, che è caduto anche lì’obbligo delle mascherine, mantenere il divieto di consumare all’esterno dei locali dopo le 10? Sono provvedimenti punitivi, insensati e illogici.
L’esasperazione è data anche dal fatto che quando c’è un’incertezza normativa, uno dice una cosa e uno dice un’altra. Cioè la criminalizzazione del cittadino e dell’operatore economico è frutto della politica del lanciafiamme che poi ha deposto lo stesso De Luca. Lo si è visto nella vicenda della tifoseria. Qualcuno avrebbe dovuto dire tu che sei il produttore del lanciafiamme politico-mediatico, “Addò le mis o’ lanciafiamme?”. Adesso avremmo bisogno di un sostegno economico e di un tavolo del lavoro, oltre a dover sfruttare la collaborazione con un Sindaco che i è messo a disposizione. Io credo che sia completamente distratto dagli incontri politici.”