20 anni di reclusione. Questa è la proposta del pubblico ministero Paola D’Ambrosio per la persona di Ciro Russo, l’uomo che nel marzo 2019 tentò di uccidere la moglie Maria Antonietta Rositani bruciando la sua vettura con la benzina.
Nel marzo dello scorso anno, l’uomo in questione raggiunse la moglie a Reggio Calabria dopo essere evaso dagli arresti domiciliari che lo tenevano bloccato ad Ercolano. Si precipitò fuori la scuola dove Maria Antonietta accompagnava abitualmente il figlio.
Quando la donna giunse in macchina dopo aver lasciato il bambino a scuola, l’uomo si è avvicinò a gran velocità, aprì lo sportello e subito diede fuoco all’auto con l’ausilio della benzina causando gravi ustioni alla ex moglie.
Dopo oltre un anno dunque ecco la richiesta del legale di Maria Antonietta Rositani. Richiesta di 20 anni di reclusione attraverso il rito abbreviato ai danni di Ciro Russo, come riporta il Mattino.
Una richiesta molto importante ai danni del marito che però è giustificata dalla brutalità del gesto e soprattutto dalla tragedia che poteva scaturire. Fortunatamente, anche se con danni importanti, Maria Antonietta non ha perso la vita e deve tutelarsi da eventuali nuovi attacchi del signor Ciro Russo.
La violenza di genere è infatti un reato gravissimo che troppo spesso viene commesso. La pena richiesta potrebbe servire da monito per altri eventuali futuri aggressori.