Baia, dal Parco Archeologico Campi Flegrei spuntano nuove meraviglie: recuperato un marmo con testa felina
Giu 23, 2020 - Chiara Di Tommaso
Un viaggio tra archeologia, natura e mare. Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, riaperto il 2 giugno dopo l’emergenza coronavirus, è uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia nella nostra Regione. Nell’ambito di attività di ricerca per ampliare i percorsi da offrire al pubblico, sui fondali marini è stata fatta una scoperta che ha lasciato tutti a bocca aperta. Dalle acque è infatti emerso un sostegno per tavolo (trapezoforo) in marmo decorato con testa felina.
La pagina Facebook del ‘Parco Archeologico Campi Flegrei’ mostra le foto del reperto trovato:
“Dai fondali del Parco Sommerso di Baia è stato oggi recuperato un sostegno per tavolo (trapezoforo) in marmo decorato con testa felina. Il rinvenimento è avvenuto durante le attività di ricerca che il Parco sta svolgendo per l’organizzazione di nuovi percorsi di visita. Ringraziamo la Capitaneria di Porto – Locamare di Baia per il supporto e la sicurezza in mare, nonché Naumacos Underwater Archaeology and Technology per l’organizzazione del recupero. Il reperto è stato trasportato nei laboratori del Castello di Baia per i primi interventi conservativi. Appena possibile sarà reso visibile al pubblico!”.
Come spiegato in un comunicato da Fabio Pagano, Direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei:
“Il Parco sommerso di Baia continua a regalare sorprese. Interpretiamo il rinvenimento di oggi come il segnale di una nuova stagione del Parco che, dopo la riapertura, deve proseguire nella strada intrapresa per favorirne lo sviluppo. Per un archeologo il rinvenimento di un reperto è sempre motivo di gioia ed emozione, il recupero dal mare aggiunge inevitabilmente una suggestione particolare. Dopo i primi interventi conservativi necessari il reperto sarà mostrato, in anteprima, al pubblico all’interno del Museo archeologico del Castello di Baia per trovare poi una sua collocazione definitiva all’interno nel percorso espositivo”.