De Luca contro la Azzolina: “Elezioni a settembre? Scelta irresponsabile. Si pensa alle fesserie e non alla scuola”
Giu 26, 2020 - Chiara Di Tommaso
Vincenzo De Luca nella consueta conferenza stampa del venerdì si è occupato dopo del focolaio Mondragone anche della scuola. Un tema delicato dato che il governo ha deciso di rimandare l’apertura per consentire prima le elezioni. Il governatore De Luca è contrario a questa decisione e si schiera apertamente contro la Azzolina:
“Esprimo dissenso rispetto al Ministero della Pubblica Istruzione, non diremo che siamo in accordo con le misure che si andranno a prendere. E’ irresponsabile decidere di andare a votare il 20 settembre, con Comuni, Regione e il referendum dove si vota che vede tanti cittadini impegnati. 45 giorni prima del voto un Comune può fare solo ordinaria amministrazione, quindi nel momento decisivo ad agosto per dedicarci all’apertura dell’anno scolastico, per affrontare un problema enorme, siamo costretti a pensare alle liste, ai comizi, alle fesserie. Perché non si è votato tra un mese? Per dedicare poi da luglio in poi tutte le energie alla scuola. Se ne assumano tutte le responsabilità.
La Lega aveva proposto il 27 settembre e tutti d’accordo ad andare il più lontano possibile, pensano che per guadagnare qualche voto chi lo sa cosa succeda, non guadagneranno nessun voto. Non è stato definito l’organico dei docenti, non sappiamo su quanti possiamo contare né per il personale amministrativo, né Ata. Ci sono atteggiamenti di scarico di responsabilità sui presidi e abbiamo esplicitato la nostra critica ferma al ministro della pubblica amministrazione che ha consentito che i problemi della scuola siano marginali rispetto agli interessi della politica. Noi abbiamo investito centinaia di milioni per l’apertura degli istituti scolastici di pomeriggio e sera nei territori a rischio, abbiamo dato 50 mila euro agli istituti in provincia di Caserta che era in totale dissesto. Abbiamo deciso di destinare 10 milioni di euro alle scuole paritarie con migliaia di docenti impegnati. Sono scelte irresponsabili del governo e della Azzolina, volevamo fare i tamponi a tutti i docenti ma dovremmo pensare a fare i comizi”.