Due casi di peste in Asia, in Mongolia, nella Provincia di Hovd che confina con la Russia. Il Moscow Times riporta che la Mongolia ha deciso di mettere in quarantena tutta la regione, dopo aver identificato i due casi sospetti che hanno mangiato della carne di marmotta, probabilmente cruda, secondo quanto riferito dal personale sanitario nella giornata di mercoledì scorso.
È stato vietato l’accesso di tutti i veicoli nella regione. Il Centro Nazionale per le Malattie Zoonotiche ha individuato 146 persone che sono entrate in contatto con i due infetti, e identificato altre 504 persone entrate a loro volta in contatto con i 146. Le due persone sulle quali è stata riscontrata la cosiddetta peste delle marmotte sarebbero un ragazzo di 27 anni e una donna la cui età è ancora sconosciuta.
Una dinamica che allo stato attuale ricorda proprio la nascita dei contagi del Covid-19, che sarebbe stato trasmesso all’uomo in un mercato di Wuhan dove si vendevano carni di polli, fagiani, pipistrelli, marmotte, serpenti, cervi macchiati e organi di conigli oltre ad altri animali selvatici. Il coronavirus sarebbe stato contratto dall’uomo dopo aver ingerito quelle carni, secondo l’ipotesi al momento più accreditata.
Intanto, circa la situazione coronavirus, è proprio dall’estero che provengono i nuovi casi italiani che hanno scatenato alcuni focolai. Luca Zaia, presidente del Veneto, è preoccupato per l’impennata dell’indice Rt, mentre la Campania dopo Mondragone è alle prese con il caso di Moschiano.