Una decisione forte, che però molti hanno ben accolto soprattutto dopo il vergognoso caso dei segnaposto per disabili che sono stati spostati, durante la notte di ieri, sulla spiaggia libera della Mandra. Segnaposto che dalle prime file sono stati arretrati da chi, evidentemente, si scocciava di fare due passi in più per accedere alle acque e danneggiando chi – per le proprie condizioni di salute – ha bisogno di stare più avanti.
C’è l’obbligo di utilizzare l’alloggio per l’ombrellone preventivamente posizionato, rispettando la propria posizione. Sotto ogni ombrellone un massimo di 4 persone, esclusi i neonati (non i bambini), mantenendo la distanza minima di sicurezza di 1,5 metri dalle attrezzature degli spazi di confine. È vietato sostare sul bagnasciuga, giocare con palloni, racchettoni e svolgere attività sportive simili, portare in spiaggia attrezzature da altre spiagge. Regole tutto sommato semplici, a tratti severe, ma che comunque sembrano ragionevoli nell’assicurare il rispetto per gli altri e l’osservanza delle norme di igiene e contenimento dei contagi da coronavirus.
I controlli vengono effettuati dal persone del Comune di Ischia, ma qualora ce ne fosse la necessità è previsto l’intervento delle forze dell’ordine.