Il sindaco di Bacoli ha dedicato un post ad un gruppo di giovani che, durante la notte, hanno distrutto un resto archeologico a Baia. Il suo non è un rimprovero, bensì un invito a conoscere di persona gli artefici del gesto.
Queste le sue parole: “Ieri notte, a Baia, un gruppo di giovani ha deciso di saltare su un resto archeologico d’epoca romana. Spaccandolo, accanto al Tempio di Diana. Lancio loro un appello. Voglio conoscervi, parlarvi. Non per multarvi, non per denunciarvi. Ma per poter apprezzare insieme la nostra bellissima città”.
“Bacoli, i Campi Flegrei. Voglio raccontarvi quanto sia importante difendere la storia millenaria di Baiae, Misenum, Cumae. Una ricchezza di incommensurabile valore. Siamo fortunati a vivere qui. Siamo eredi di un patrimonio da valorizzare e proteggere” – continua.
Toni tutt’altro che accesi quelli del sindaco di Bacoli che, anzi, approfitta di quanto accaduto per lanciare una valida iniziativa: “Sabato, tutti insieme, saremo in piazza, a Baia, per trasformare un atto vandalico in promozione turistica”.
“Sarà mostrata una riproduzione in 3D della Città Sommersa di Baia. Il Parco Archeologico subacqueo più importante del Mediterraneo. Lo faremo accanto al resto archeologico danneggiato: parte di una costruzione composta da calcestruzzo e da un rivestimento in cacciopesto della grande cupola ogivale del Tempio di Diana, risalente al periodo dei Severi (III d.C)”.
“Lo faremo nell’acquario che, grazie ai volontari, stiamo riverniciando, pulendo. Lancio un appello a questi ragazzi. Vi aspetto. Venite a conoscere chi siete, quali sono le nostre radici. Perché ognuno deve fare la propria parte. Insieme possiamo farcela. Un passo alla volta” – conclude.