Si è tenuta ieri sera la 74esima edizione dei ‘Nastri d’Argento 2020’ dedicati allo scomparso Ennio Morricone. Tra i premiati spicca un campano doc, Marco D’Amore, miglior regista esordiente per “l’Immortale – Nun l’accire nisciun”.
Il film vede sul grande schermo il ritorno in vita di Ciro di Marzio, protagonista della serie tv Gomorra. Creduto morto nella terza stagione, Ciro in realtà è vivo. L’attore che lo interpreta Marco D’Amore ha così deciso di realizzare questo film e ringrazia Napoli anche se è nato a Caserta:
“Nastro d’argento 2020. Ai compagni di viaggio. A chi ha donato talento e fatica. A chi ha saputo ascoltare senza pregiudizi. A Napoli, nord della mia bussola. Al pubblico e alle sale piene. Al futuro che verrà. La mia gratitudine eterna. Marco”.
Marco D’Amore è stato premiato con il Nastro d’Argento come regista esordiente per il film ‘L’immortale’, uscito nelle sale a dicembre. Gli altri campani premiati sono Tony Servillo con il Nastro alla carriera e Valeria Golino come miglior attrice non protagonista per due film “5 è il numero perfetto” e “ritratto di una giovane in fiamme”.
Miglior film: “FAVOLACCE” di Damiano e Fabio D’Innocenzo (già premiato a Berlino per la sceneggiatura) che ottiene 5 nastri. Sei quelli per “PINOCCHIO” di Matteo Garrone che ottiene il premio per la regia insieme a quelli per attore non protagonista (Roberto Benigni), scenografia, montaggio, sonoro e costumi a pari merito con “FAVOLACCE”. “LA DEA FORTUNA” di Ozpetek vince il nastro per miglior attrice protagonista (Jasmine Trinca), colonna sonora e canzone originale (‘Che vita meravigliosa’ di Diodato). Miglior commedia è “FIGLI” di Giuseppe Bonito con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi (migliori attori di commedia). Miglior attore è Pierfrancesco Favino per “HAMMAMET”. E appunto nastro come miglior registra esordiente a Marco D’Amore per l’Immortale.