NAPOLI – Enzo Di Nocera, gestore di una storica bancarella-libreria situata in via Luca Giordano al Vomero, ha deciso di regalare libri a chi non può permetterseli, specialmente in questo periodo. Davanti alla sua bancarella-libreria ha posizionato un panaro pieno di libri con su scritto: “Chi non può prenda”.
Un grande gesto di solidarietà molto gradito da coloro che passano davanti alla bancarella-libreria e si portano a casa un libro. “Conosco bene chi vive di lettura, chi campa con pane e libri. E poterli aiutare in un momento difficile mi rende felice“, afferma il libraio a LaRepubblica. Chiaramente però “C’è chi ci marcia, chi non ne avrebbe bisogno ma si porta via dei libri senza pagarli, spero però che almeno li facciano circolare e che prima o poi arrivino nelle case di chi non ha i soldi per acquistarli”.
“Ne regaliamo circa venticinque al giorno“, dice Di Nocera, 52 anni, libraio da 44. “Ovviamente uso le giacenze, ma anche libri ancora in circolazione. Il momento è difficile, bisogna sostenersi a vicenda“.
Poi Enzo Di Nocera racconta come è nata la sua passione per i libri e l’editoria. “Ho iniziato da bambino quando rimasi affascinato dalla vetrina di una libreria nel centro storico vicino alla tipografia di mio nonno e, appunto, iniziai da bimbo a lavoricchiare lì e da allora non ho mai smesso di occuparmi di libri, salvo per i periodi durante i quali sono andato in giro per il mondo”.
Di Nocera è stato uno dei primi ad aprire la bancarella-libreria a via Luca Giordano, nel 1979. “L’idea mi venne da un racconto sulle bancarelle della Rive gauche della Senna a Parigi, le storiche bouquinistes. Sono stato più volte a Parigi per visitarle, per vedere i libri. Oggi, purtroppo, anche le bouquinistes a Parigi sono costrette a vendere calamite, stampe e souvenir vari per riuscire ancora a tirare avanti”.
Ad aiutarlo nella gestione dell’attività c’è la nipote di Enzo, Vittoria Russo, 25 anni, anche lei appassionata di libri e di editoria. La ragazza infatti ha già deciso che dopo la laurea seguirà le orme di famiglia.
Quella di Enzo, riprende una delle tante iniziative messe in campo durante l’emergenza Coronavirus, infatti proprio in questo periodo è tornato in voga l’uso del “panaro”. A Napoli è nato il “panaro solidale”, con su scritto una frase: “Chi può metta, chi non può prenda”, la stessa scritta sul cestino di San Giuseppe Moscati. Con questa frase il medico santo, invitava le persone più benestanti a fare un’offerta, e i poveri a prendere il denaro di cui avevano bisogno. È lo stesso obiettivo che hanno ora i napoletani, ovvero quello di aiutare i più bisognosi con un piccolo gesto, offrendo cibo o, come nel caso di Enzo Di Nocera, offrendo cultura.