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De Luca: “Vogliamo promuovere un miracolo economico in Campania. I giovani devono trovare lavoro qui”

Un nuovo miracolo economico in Campania, è questo il progetto di De Luca. Dopo aver riaperto l’Ospedale ad Agropoli, il presidente torna a parlare delle eccellenze della Campania. In un video pubblicato sul suo profilo, il governatore della Regione Campania dichiara:

“Veniamo da mesi di grande emergenza, la Campania è la regione che ha retto meglio in Italia la battaglia contro il coronavirus, oggi dobbiamo fare due cose: essere prudenti e pensare al lavoro. Abbiamo varato un piano socio economico che è unico in Italia, duemila euro a 130mila piccole imprese, mille euro a giovani professionisti, aiuti alle famiglie con disabili, abbiamo aumentato per due mesi le pensioni al minimo a 230mila pensionati, sostegno agli albergatori e ai B&b. Uno sforzo immane. La prossima stagione dovrà essere questo: controllo sanitario ma anche lavoro, sviluppo, economia perché dobbiamo far vivere i nostri giovani”. 

Un impegno mantenuto quello della riapertura dell’Ospedale di Agropoli che si somma alle altre cose realizzate in Campania in questi mesi:

“Abbiamo alle spalle dei mesi drammatici in Campania. Tutti si aspettavano un’ecatombe di morti, abbiamo motivo di camminare a testa alta. Abbiamo dimostrato di essere la prima Regione in Italia al contrasto al coronavirus nel rapporto tra morti e popolazione residente. Un miracolo doppio dato che eravamo appena usciti dal commissariamento. Noi abbiamo un’eccellenza nel mondo, il Cotugno e ringrazio il personale medico, sanitario, i personali dei laboratori e i cittadini che hanno capito le decisioni che abbiamo preso e hanno salvato la Campania. All’inizio abbiamo avuto due contagi di importazione, nel Cilento è arrivata una signora tecnico del laboratorio che lavorava a Cremona. Abbiamo individuato il treno, l’autista del pullman, i viaggiatori, la sua famiglia. Abbiamo temuto l’epidemia nel Cilento. Questo di Agropoli è un esempio di quanto di buono fatto in sanità. Nella sala di laboratorio venimmo anni fa e abbiamo trovato le porte chiuse con le catene, le strutture strappate dai muri, 2013 ricordatevelo. C’è qualcuno che ha la memoria corta, malvivente. Hanno chiuso l’ospedale e offeso la dignità di Agropoli e del Cilento, non c’era bisogno di mettere le catene. Dovevamo tagliare 60 strutture complesse per uscire dal commissariamento avendo 9 miliardi di debito. A Roma ci imponevano di chiudere i punti nascita con meno di 1000 parti l’anno”

Sul rilancio dell’economia:

Vogliamo promuovere un miracolo economico in Campania, fare della nostra regione quello che è stato per anni la Baviera. Abbiamo risolto alcune emergenze, come il bilancio regionale e quello sanitario. Per non parlare della camorra dentro le strutture che noi abbiamo cacciato fuori. In questa zona ci sono stati investimenti importanti, e l’agricoltura di qualità. Abbiamo fatto un piano socio-economico perché sappiamo che non bastava vincere la sfida sanitaria, dovevamo dare una mano alla povera gente. Ci abbiamo messo due settimane, quando la cassa integrazione a molti ancora non è arrivata. Ci siamo dissanguati, siamo la Campania non la Scandinavia. C’è gente che finisce sotto usura per 500 euro. Abbiamo varato il primo blocco per il piano del lavoro per 10 mila giovani campani. Vogliamo bloccare il flusso di emigrazione dei giovani verso il Nord o l’estero. Puntiamo a fare nuovi concorsi in modo serio, senza porcherie e in base ai profili professionali. Saranno anni entusiasmanti e avremmo un nuovo miracolo economico in Campania”.