La potremmo chiamare la vittoria di Paul McCartney, ma in realtà è la vittoria di tutti quelli che amano concerti e spettacoli. L’ex membro dei The Beatles si era infuriato con le istituzioni del nostro paese reo di essere l’unico a non concedere rimborsi ma soltanto voucher per gli eventi cancellati causa coronavirus.
Ad una settimana da quella che doveva essere la data della sua esibizione a Piazza del Plebiscito a Napoli – il 10 giugno – era partita un’azione legale per poter chiedere i rimborsi sia della data di Napoli che dell’altra data italiana del tour, Lucca, prevista per il 13 giugno.
Ebbene grazie al polverone alzato da Paul McCartney ecco che il Ministro dei Beni culturale Dario Franceschini, il cantante avrà l’onore di dare il nome all’emendamento che prevede il rimborso dei biglietti per gli eventi; “emendamento McCartney”.
Ma come funzionano ora voucher e rimborsi?
Il testo del Dl, che alla Camera ha incassato la fiducia nella serata di mercoledì 8 luglio, arriva in Senato blindato, pena la decadenza, e da qui a una settimana dovrebbe esserci la definitiva conversione in Legge. Lo conosciamo: c’è dentro tutto lo scibile governativo per la ripartenza post Covid del Paese, dal Bonus Vacanze alla cassa integrazione.
Le novità più importanti, tuttavia, sono al comma 2 dell’articolo 88 del decreto, dove accanto al voucher appare il rimborso: “L’organizzatore dell’evento provvede al rimborso o alla emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro 18 mesi dall’emissione. L’emissione dei voucher previsti del presente comma assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario”.
Il promoter “provvede, comunque, al rimborso con restituzione della somma versata ai soggetti acquirenti alla scadenza del periodo di validità del voucher quando la prestazione dell’artista originariamente programmata venga annullata, senza rinvio ad altra data compresa nel medesimo periodo di validità del voucher (18 mesi, ndr). In caso di cancellazione definitiva del concerto, l’organizzatore provvede immediatamente al rimborso con restituzione della somma versata”
E chi ha già chiesto il voucher? Ovviamente la trafila burocratica italiana ha tempi immensi e per ora non ci è dato ancora sapere se chi ha chiesto il voucher poi potrà usufruire di un futuro rimborso.