Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha presentato oggi al Centro Direzionale di Napoli il progetto per una ‘Scuola sicura’. Una riunione per chiarire alcune posizioni della Campania relative all’apertura dell’anno scolastico. E’ stato presentato anche un piano di interventi per l’edilizia scolastica di oltre 250 milioni di euro di investimenti.
Queste le parole del presidente De Luca:
“Abbiamo aperto tutto in Italia, non si capisce perché l’unica attività che è in sicurezza come le elezioni devono andare in conflitto con l’apertura dell’anno scolastico. E’ prevalso l’interesse di qualche forza politica del Nord, altri volevano favorire referendum e pippe varie e quindi si è preferito rimandare a settembre. Bisogna evitare l’opportunismo avuto a Roma che riguardano i Comuni. Ho sentito diverse stupidaggini, tipo apriamo altri locali: mettetevi nei panni di un preside che porta 1000 alunni in un edificio bello. C’è l’obbligo del certificato di collaudo, garantire le uscite di sicurezza, fare le assicurazioni. Dove portiamo questi studenti ad agosto? Siamo parlando a ruota libera. Poi abbiamo sentito dei seggi elettorali fuori alle scuole, si usano perché in ogni quartiere c’è una scuola. Dobbiamo vivere questo momento di demenzialità. Avremmo a stretto giro altro due bandi, oggi partiamo con i primi 70 comuni. Avremmo atteso gennaio che approvassero la programmazione fatta dalla Campania, ma solo mercoledì è arrivata, abbiamo perso sei mesi di tempo. Mi permetto di consigliere ai colleghi sindaci di occuparsi della messa in sicurezza, avremmo solo un mese di tempo con organici estremamente ridotti. Prendetevi gli avvisi di garanzia che arriveranno, ma andare avanti. Non credo avremmo il tempo per interventi strutturali complessi, vi chiedo quindi di intervenute sulla sicurezza e le vie di fuga“.
Sull’inizio della scuola verso il 14 settembre:
“Arcuri ha garantito che manderà i test sierologici a tutta Italia per i test ai docenti. Si faranno a livello di massa, dobbiamo preparare le asl e se dovesse risultare positivi (prevediamo un 5%) dovremmo fare i tamponi. Siccome i test saranno su base volontaria, se abbiamo personale che sa di portarlo fare presso il medico di famiglia, snelliamo il procedimento. E già a inizio settembre potremmo conoscere chi è positivo, metteremo tra parentesi la campagna elettorale e faremmo i tamponi a quel prevedibile 5% che uscirà positivo. Dovremmo fare circa 180 mila test sierologici, se il 5% risulta positiva dovremmo fare circa 7 mila tamponi”.
De Luca assicura anche che non chiuderà classi con pochi studenti e cercherà di far mantenere le distanze nelle classi riconoscendo la difficoltà di distanziamento per le scuole elementari.
“Come per la movida, è fatto obbligo del distanziamento e chi lo va a controllare. E poi vedi i filmini, e si passano anche i bicchieri. A parte che dovrebbe fare schifo se uno già ha bevuto in quel bicchiere, ma è la cultura del branco. Vi chiedo di aiutarci, nessuno prevederà quello che accadrà. In tutta Italia ci sono 120 focolai, in Lombardia il problema è aperto e siccome abbiamo aperto l’Italia al mondo rischiamo di avere situazioni delicate. Se non si fanno i controlli alle frontiere diventa anche complicato ricostruire i contatti. L’ultimo ieri, un senegalese che non parla Italiano arrivato di straforo”.