Anche quest’anno è disponibile la classifica Censis delle Università italiane, giunta alla sua ventesima edizione. In essa gli atenei meridionali, e in particolare la Federico II, conquistano gli ultimi posti.
La classifica del Censis si basa su sei aspetti: servizi, borse di studio, strutture, comunicazione e servizi digitali, laureati occupati dopo un anno e internazionalizzazione.
Tra i mega atenei statali conquistano le prime posizioni l’Università di Bologna (91,5) e quella di Padova (88,5). Seguono l’Università di Firenze (86,2) e La Sapienza di Roma (85,7). All’ultimo posto la Federico II di Napoli, con un punteggio di 72,7.
Tra i grandi atenei, l’Università Vanvitelli figura al penultimo posto, con un punteggio di 78,0. Molto meglio, l’Università di Salerno che conquista l’ottava posizione con un punteggio di 87,3. Ai primi posti gli atenei di Perugia, Pavia e Parma.
Tra i medi atenei è ancora una volta Napoli a presenziare le ultime posizioni, con La Partenope e L’Orientale con punteggi rispettivamente di 77,0 e 73,7.
Per i piccoli atenei, invece, il meridione sembra primeggiare con le Università di Reggio Calabria (83,8) e Foggia (83,7), rispettivamente al secondo e al terzo posto.
Tra i Politecnici l’ultimo posto è per quello barese (83,0). Stessa sorte del Suor Orsola Benincasa, ultimo tra i medi atenei non statali, con un punteggio di 72,2.