Con la fase di convivenza col virus, l’età media dei contagi si sta decisamente abbassando. Un dato che non dovrebbe sorprendere, considerando che nelle serate di movida si registrano sempre più assembramenti tra i ragazzi. Il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, ha deciso di rivolgere un appello proprio ai giovani, invitandoli alla massima prudenza.
Questo il post pubblicato sul profilo Facebook di Vaia: “Molti amici mi chiedono di fare un appello ai giovani del nostro Paese. Lo faccio più che volentieri, considerando che l’età media dei contagiati si è abbassata. Carissimi Giovani, dimostrate di essere la parte migliore di questa società, mai più assembramenti, vi prego!
Guidate in prima linea questa ‘guerra’, che vinceremo sicuramente, anche e soprattutto dimostrando di saper applicare le regole con disciplina e senso del dovere. Fate attenzione a come si stanno formando i nuovi contagi, proteggete i vostri genitori ed i vostri nonni con un atteggiamento di responsabilità. Tenete alta la guardia!“.
Un appello accorato che si conclude con un grido di speranza: “Usciremo da questa situazione anche grazie alla vostra forza e voglia di costruire insieme un mondo migliore. Da questa negatività tiriamo fuori il meglio di noi!“.
Nei giorni scorsi, anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca, come il direttore dello Spallanzani, aveva rivolto un appello ai suoi giovani concittadini. “I giovani devono sapere che si muore di Coronavirus“, ha affermato De Luca. “Noi questo dato lo stiamo sottovalutando: cominciamo ad avere contagi non solo nella fascia giovanile (dai 15 anni in su), ma anche problemi sanitari gravi.
“Mi dicono che ci sono giovani che nella movida serale continuano ad assembrarsi e persino a scambiarsi i bicchieri quando si beve la birra o si beve un alcolico. Sono comportamenti idioti oltre che masochistici. Dobbiamo fare attenzione e non dobbiamo perdere la testa. I giovani devono andare incontro anche a questa estate con grande serenità, ma tutelando la propria salute e quindi anche la propria famiglia”.