Giornata particolare per il governatore della Campania Vincenzo De Luca che è stato intervistato da Bruno Vespa in occasione dell’assemblea Ali (le Autonomie Locali) che si è tenuta oggi a Napoli al Maschio Angioino. Il noto conduttore di ‘Porta a Porta’ esalta la gestione dell’emergenza covid di De Luca grazie alla sua azione definita ‘terroristica’ e fa una domanda secca al governatore:
“Possiamo riconoscere a posteriori che il suo timore era esagerato?”
Pronta la replica del presidente della Campania:
“No, noi abbiamo salvato la Campania. Io avevo il terrore di perdere il controllo, avremmo avuto un’ecatombe. Siamo in un territorio con comunità che vanno disciplinate, c’è molta scioltezza. Il 22 febbraio, non c’era ancora nessun decreto nazionale e abbiamo bloccato le gite scolastiche, poi chiuso i locali della movida con la collaborazione di tanti operatori intelligenti di Chiaia. La Regione Campania riceve meno di altri, siamo in uno stato magliaro, lo dica nelle sue trasmissioni. C’è un blocco di potere, di gente che fa finta di credere nell’unità nazionale se ti può fregare, ti frega. 15 anni fa si è deciso che il riparto del fondo nazionale era basato su due dati: l’età della popolazione e la deprivazione sociale, cioè il livello di reddito e le condizioni ambientali. Oggi il riparto viene fatto solo sull’età anagrafica ma è rimasto il riparto storico e noi quindi ogni anno veniamo depredati di 300 milioni di euro. E i miei colleghi hanno detto che se ne fregano. Io prenderei il Mes a occhi chiusi, ma col riparto che faccio io. Siamo orgogliosi di aver dato a metà marzo alla Lombardia la disponibilità di 22 posti di terapia intensiva a Napoli ricordiamoci che siamo la terra di Francesco De Sanctis, per noi l’unità è un valore irrinunciabile”.
Sui primi casi a Codogno:
“Abbiamo calibrato tutto sulle ipotesi pessimistiche, circa 5 mila positivi. In 48 ore abbiamo svuotati interi ospedali, abbiamo liberato tutto, fatto la zona rossa”.
Sulla zona rossa, chiede Vespa:
“Il presidente della Regione quali potere ha?”.
Risponde de Luca:
“Io faccio le ordinanze, io sono soggetto attuatore e trasferisco le ordinanze. Sono le forze dell’ordine che devono garantire il rispetto delle leggi, quindi il Ministero dell’Interno e per i comuni la Polizia Municipale. Il lunedì sera a Mondragone sono scappati 19 soggetti, ho chiamato il Ministro dell’Interno e detto: vogliamo fare sul serio? Perché la Polizia Municipale non era intervenuta, due pattuglie della polizia di Stato erano impegnate nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Ho chiesto l’intervento dell’esercito perché parliamo di 800 persone. L’Italia rimane il paese del fare finta, come quando si dice ok facciamo la movida ma manteniamo due metri, si sa che è una grande palla. Per le scuole dicono che dobbiamo mantenere un metro da bocca bocca, possiamo fare solo gli screening di massa e le mascherine, punto. Non credo alle fesserie”.
Vespa sintetizza il pensiero di De Luca:
“Lei praticamente sta dicendo che siamo governati da una banda di dilettanti”.
Il governatore:
“Lei lo ha detto come si dice nel Vangelo. Abbiamo una testimonianza di 15 anni di banalizzazioni e sottocultura, ricorderà alcuni maestri di pensiero che teorizzavano che uno vale uno. Ho lavorato con un ministro esponente dei no vax”.
Sull’importanza dei porti della Campania:
“Abbiamo un piano per le infrastrutture di 6 miliardi di euro. Tre per le ferrovie il resto per la portualità. C’è un grande progetto per il Porto di Napoli e Salerno, abbiamo cantieri già appalti per collegare con l’a30 l’interporto di Nola. Dobbiamo sburocratizzare, ha presente il Ministero dell’Ambiente, gente che calcola gli anni sulle ere geologiche. Che fanno per due anni? Devono seminare un secchiello di sabbia, ci vogliono 24 ore. Alcuni sono dei dementi, tipo mi hanno detto di verificare che la sabbia non superi 5 centimetri, ma chi controlla? Io sono per la riapertura dei manicomi. Il porto di Singapore fa quello che fa tutta Europa e noi siamo ad attendere per il drenaggio il parere dei 5 cm da parte del Ministero dell’Ambiente.
Mi ero dimenticato di dire una cosa. Cerco di strumentalizzare io Bruno Vespa, ha notato che parlando del covid il sistema informativo ha avuto il pudore di non ricordare mai che la Regione Campania ha approvato un piano socio-economico del valore di 1 miliardo e fatto arrivare in due settimane i contributi a 130 mila imprese delle Campania. E sono orgoglioso di aver dato a 230 mila pensionati pensioni più alte, siamo in Campania, una terra che rischia l’usura. Avevamo il dovere di salvare la vita delle persone e impedire che la delinquenza organizzata mettesse le mani sulle imprese. Ho condannato per anni il codice degli appalti che è un testo demenziale ma qua rischiamo di fare peggio espandendo un sindaco in maniera insostenibile. Per la trattative privata fai una white list con controlli preventivi, poi fai i sorteggi”.
Chiude Vespa:
“Avete scoperto che Crozza è un dilettante”.