Scoperte al Rione Sanità e a Ottaviano due fabbriche abusive: producevano capi contraffatti e mascherine non a norma
Lug 18, 2020 - Marco Ciotola
NAPOLI – Scoperte due nuove fabbriche del falso a Napoli e in provincia. Come riportato da Cronache della Campania, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nel corso di due operazioni distinte nella zona del Rione Sanità e del comune di Ottaviano, ha sequestrato due fabbriche abusive impegnate nella produzione di capi di abbigliamento contraffatti.
Nel Rione Sanità è stato requisito un laboratorio clandestino che produceva borse con falsi marchi. All’interno dell’immobile, infatti, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 1.600 borse contraffatte riportanti celebri marchi come Louis Vuitton, Fendi e Gucci. I falsi erano prodotti con una macchina da cucire professionale, una punzonatrice, un monta-cerniere e con il supporto della strumentazione necessaria per la lavorazione e il confezionamento delle borse come fodere, cerniere, etichette e fibbie.
Le Fiamme Gialle hanno anche rivelato che l’immobile si riforniva di energia elettrica attraverso un allaccio abusivo alla rete pubblica. Tale collegamento è stato ottenuto tramite il sistema di by-pass, noto anche come “trucco del magnete”, che permette di utilizzare l’elettricità̀ senza che l’effettivo consumo sia rilevato dai relativi contatori.
Denunciati i due responsabili della fabbrica abusiva, marito e moglie 59enni di Napoli. I coniugi sono accusati di contraffazione, ricettazione e furto di energia elettrica.
Anche ad Ottaviano le Fiamme Gialle hanno sequestrato un laboratorio abusivo finalizzato alla produzione di capi di abbigliamento contraffatti. Questa seconda fabbrica del falso è stata scoperta all’interno di una stamperia abusiva, allestita con macchinari per la produzione e il confezionamento di capi di abbigliamento. Sequestrate oltre 600 cliché che riportavano i nomi di celebri marchi come Chiara Ferragni, Emporio Armani EA7, Levi’s, Boy, Datch, Boy Dark, Chanel e ben 2.500 fra capi semilavorati e prodotti finiti, molti dei quali presentavano il marchio Gucci.
Oltre a ciò, la fabbrica produceva anche mascherine non a norma. Le Fiamme Gialle, infatti, hanno sequestrato oltre 500 dispositivi di protezione del tutto sprovvisti delle necessarie autorizzazioni disposte dal Ministero della Salute. Denunciati i due responsabili, un 43enne e un 29enne di San Giuseppe Vesuviano. I due sono accusati di ricettazione, contraffazione marchi e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.