Il Comune di Napoli è vicino a mamma Anna e alla famiglia di Mario Paciolla, il ragazzo napoletano trovato morto in Colombia il cui decesso è un giallo. Inizialmente la polizia locale ha parlato di suicidio, un’ipotesi smentita da chi conosceva il ragazzo impegnato come volontario all’Onu e che già aveva comprato il biglietto per tornare a Napoli. Quello che si sta delineando è un caso che ricorda molto quello di Giulio Regeni, la cui morte è ancora un mistero.
Per questo sul balcone di Palazzo San Giacomo (sede dell’amministrazione comunale) è comparso uno striscione a favore di Mario, per chiedere Giustizia. Come scritto sulla pagina Facebook dall’Assessorato alle Politiche Sociali e al Lavoro del Comune di Napoli:
“La notizia del decesso di Carmine Mario Paciolla, giovane napoletano volontario dell’ONU che si trovava in Colombia per una missione umanitaria ci lascia sgomenti e addolorati. La scoperta del corpo di Mario, che aveva raccontato ai genitori di sentirsi minacciato negli ultimi giorni, è terribile, inquietante e pretende immediata attenzione da parte delle autorità del nostro Paese. Mario è stato trovato morto, impiccato, nell’appartamento in cui abitava a San Vicente del Caguán, in Colombia, dove lavorava per le Nazioni Unite. Secondo una prima ricostruzione, sul suo corpo sono state trovate ferite da arma da taglio che poco collidono con la versione ufficiale della polizia colombiana.
Esprimiamo profonda solidarietà per la famiglia Paciolla, per i suoi amici e per chi, come noi, ne ha riconosciuto l’orgoglio del cooperante. Lanciamo un grido di allarme affinchè non cali il silenzio su questa sinistra vicenda, che non venga archiviata come molte – troppe – altre accadute in modo analogo.
Come Amministrazione comunale siamo vicini a familiari e amici e pretendiamo verità e giustizia per la scomparsa assurda e dolorosa del nostro concittadino Mario. Non ci fermeremo davanti a nulla, finchè non avremo la verità”.
La notizia del decesso di Carmine Mario Paciolla, giovane napoletano volontario dell’ONU che si trovava in Colombia per…
Pubblicato da Assessorato alle Politiche Sociali e al Lavoro su Sabato 18 luglio 2020
Già ieri il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris aveva dichiarato di voler chiamare i famigliari di Mario. Oggi invece lancia un appello al governo:
“Non c’è solo la famiglia ma anche Napoli vicina a Mario. Un’azione importante di forza popolare e mediatica per trovare verità e giustizia. Le prime ore sono determinanti, il governo deve agire subito. Ogni caso è a sé, il mondo è pieno di storie drammatiche come questa, di persone che spendono la vita per aiutare gli ultimi. Non è raro che ci siano morti atroci, ancora non abbiamo la verità su Giulio Regeni e l’attenzione popolare è fondamentale. Ho preso l’impegno con la signora Anna che noi saremo vicini alla famiglia”.