Il virologo napoletano Giulio Tarro va contro l’idea del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di rendere la vaccinazione anti-influenzale obbligatoria in autunno. Parlando in audizione al Senato nel corso del convegno ‘Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti’, il virologo ha dichiarato:
“Ci sono diversi studi su come il virus si diffonde. A cui si aggiunge lo studio del Pentagono attraverso l’esercito americano che ha dimostrato che nel 36% della circolazione di coronavirus in fase di epidemia c’è un’accentuazione che riguarda quelli che hanno avuto una vaccinazione proprio nei riguardi del virus anti influenzale. Lo dico per molti presidenti di Regione (De Luca, ndr) che vorrebbero l’obbligatorietà dei vaccini in autunno che se fosse vero questa ricerca sarebbe non congruente e un aggravamento di una situazione reale. Studio che è stato riprodotto di recente anche dalla vicina Spagna con la quale abbiamo molte cose in comune. Come dice Zangrillo non c’è più un paziente in terapia intensiva quindi il virus ha finito la sua curva”.
Da sempre le parole di Giulio Tarro sono state in contrasto con quelle di altri virologi come Roberto Burioni. Ora però Tarro avverte il governatore della Campania (senza mai citarlo) sui rischi di un seconda ondata aggravata da alcune scelte precise. De Luca infatti nel corso delle sue conferenze stampa ha più volte sottolineato l’importanza di vaccinare contro l’influenza la popolazione in autunno. Troppo simili i sintomi di una normale influenza e quelli del coronavirus che farebbero perdere solo tempo ai medici. Come dichiaro da De Luca:
“A ottobre dobbiamo fare le vaccinazioni per tutti. Dobbiamo vaccinare il 100% della popolazione, dai bambini agli anziani, perché l’influenza ha la stessa sintomatologia del covid. È bene vaccinarsi tutti per tempo, altrimenti avremo a settembre-ottobre ospedali inondati di pazienti. Vi prego di essere puntuali”.
Tarro però invita alla calma e a verificare questa ricerca del Pentagono.