Covid, secondo caso nel Sannio a San Giorgio La Molara: è il marito di una donna risultata positiva. 110 i tamponi sui contatti

Sono due i casi di covid-19 a San Giorgio la Molara, piccolo comune di 3 mila abitanti in provincia di Benevento, nel Sannio. Si tratta del marito 94enne di una donna che era stata trovata positiva nei giorni scorsi. L’uomo è asintomatico ed era assistito da un’infermiera.

L’operatrice sanitaria però lavorava in due comunità per anziani e anche se al momento è risultata negativa ai tamponi, l’Asl ha deciso di effettuare controlli su oltre 100 persone venute a contatto con lei. Come dichiarato dal direttore generale dell’azienda sanitaria locale, Gennaro Volpe, in un comunicato:

“Si è deciso di rivolgere una particolare attenzione alle comunità di anziani, che pur non trovandosi in specifiche condizioni di pericolo sono costituite da persone fragili e più a rischio. Pertanto, sono state sottoposte all’esame per rilevare l’eventuale presenza del virus Covid-19, 110 persone“.

Il primo caso di positività nel piccolo Comune riguarda una donna ottantenne ed era stato annunciato su Facebook dal sindaco:

“Cari concittadini, oggi sono stato informato dalle autorità competenti della positività al covid-19 di una nostra concittadina che era ricoverata in medicina d’urgenza al “San Pio”. La donna era risultata negativa al primo tampone, ma dopo successivi controlli è stata sottoposta a un secondo ed a un terzo tampone che è risultato positivo. Da qui la decisione di trasferire la paziente nell’area Covid dell’ospedale.
Questo è il primo caso di infezione da coronavirus nel nostro paese, ma voglio tranquillizzare la comunità. Credo si tratti di un caso isolato. Ora mi rivolgo a tutti voi con l’ennesimo appello. Bisogna aumentare al massimo il senso di responsabilità, bisogna ancora considerare che il virus è in piena circolazione e può colpire tutti, ma allo stesso tempo dobbiamo conviverci, usando la massima attenzione. L’Amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza a rispettare le misure anti-contagio più volte ricordate tramite ogni mezzo comunicativo del Comune, della Regione e dai media nazionali”.