La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e le organizzazioni sindacali della scuola hanno firmato questa mattina il “Protocollo per la ripresa in sicurezza dell’anno scolastico”, meglio conosciuto come “Protocollo sicurezza“.
Dopo diversi mesi di proposte, dubbi e numerose polemiche, finalmente sono stati stabiliti dei punti fermi per il ritorno a scuola di bambini e ragazzi. Il protocollo tocca una serie di punti fondamentali, tra cui la lotta al sovraffollamento delle classi, una questione molto cara ai sindacati.
Il Ministero dell’Istruzione si impegna a monitorare il rispetto delle norme contenute nel Protocollo sicurezza “in tutte le istituzioni scolastiche del sistema nazionale d’istruzione, nel periodo di vigenza dello stato di emergenza per pandemia da COVID-19, a.s. 2020/2021“.
Ogni Dirigente scolastico (o, nel caso delle scuole paritarie, il Datore di lavoro), per prevenire la diffusione del Virus, sarà tenuto a informare, attraverso una un’apposita comunicazione rivolta a tutto il personale, gli studenti e le famiglie degli alunni sulle regole fondamentali di igiene che devono essere adottate in tutti gli ambienti della scuola.
In particolare, le informazioni riguardano:
– l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di temperatura oltre i 37.5° o altri sintomi simil-influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria;
– il divieto di fare ingresso o di poter permanere nei locali scolastici laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi simil-influenzali, temperatura oltre 37.5°, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.) stabilite dalle Autorità sanitarie competenti;
– l’obbligo di rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del Dirigente scolastico (in particolare, mantenere il distanziamento fisico di un metro, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene);
– la formazione e l’aggiornamento in materia di Didattica digitale integrata e COVID, nonché l’obbligo di redigere un nuovo patto di corresponsabilità educativa per la collaborazione attiva tra Scuola e Famiglia, rafforzatasi con la recente esperienza della didattica a distanza;
– l’obbligo per ciascun lavoratore di informare tempestivamente il Dirigente scolastico o un suo delegato della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della propria prestazione lavorativa o della presenza di sintomi negli studenti presenti all’interno dell’istituto.
Per quanto riguarda gli ingressi, ogni scuola dovrà disciplinarne le modalità, con l’eventuale previsione, ove lo si ritenga opportuno, di ingressi ed uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi. Qualora uno studente o un membro del personale scolastico fosse risultato positivo al covid, dovrà presentare la certificazione
medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste, e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al testo completo del Protocollo sicurezza