Coronavirus, la task force della Campania “Casi d’importazione più aggressivi”
Ago 13, 2020 - Stefano Colasurdo
L’unità di crisi della Campania ha dichiarato che i casi di Coronavirus dall’estero sono più aggressivi rispetto a quelli precedentemente accertati nella nostra regione.
Per questo motivo le misure di sicurezza si sono nuovamente intensificate. Difatti, con l’ordinanza emanata ieri, chiunque rientri da fuori, anche facendo scalo su territorio nazionale, sarà sottoposto al test del tampone ed a relativa quarantena di 14 giorni, salvo esito negativo del test stesso.
Lo scopo è quindi intensificare le misure per contrastare gli effetti del virus che negli ultimi giorni sono tornati devastanti, come confermano i dati nazionali. In questo quadro, infatti, emerge la necessità di fare un passo indietro e di agire con maggiore responsabilità, sia in casa che fuori.
Questo è quanto rileva l’ordinanza numero 68 sui casi di Coronavirus provenienti dall’estero: “Conferma trend in aumento, rilevato già nelle scorse settimane, relativo a casi di positività al virus aventi natura di contagi di “importazione”, peraltro di sovente connotati da maggiore aggressività rispetto ai casi (asintomatici o paucisintomatici) in precedenza accertati sul territorio.
L’ordinanza stabilisce quindi “per i residenti campani che rientrano dall’estero l’obbligo di osservare l’isolamento per 14 giorni nelle more del controllo sanitario, fatto salvo l’esito negativo del test sierologico venoso e/o tampone secondo il competente avviso della ASL.
“Inoltre si ritiene di dover raccomandare ai residenti campani che negli ultimi 14 giorni sono rientrati da paesi esteri di contattare il dipartimento di prevenzione dell’ASL territorialmente competente al fine dell’effettuazione dell’esame screenologico (tampone faringeo o esame sierologico) e di osservare l’isolamento fiduciario fino all’esito dell’esame”.