Napoli – l’appello del direttore del Cotugno ai giovani. In queste ultime settimane l’indice di contagio da coronavirus si è notevolmente alzato, mentre ad abbassarsi è stata l’età media dei contagiati. Questo perché molti nuovi casi di positività arrivano dai ragazzi rientrati dalle vacanze all’estero – nelle zone ad alto rischio contagio.
Anche per questo motivo – dopo aver visto numerose immagini di gente accalcata nelle discoteche in tutta Italia – il Governo ha deciso di chiudere qualsiasi locale e discoteca, luogo di possibile trasmissione e contagio di virus. Riguardo i giovani, è intervenuto il direttore generale dell’Azienda dei Colli di Napoli, Maurizio Di Mauro, che proprio ai giovani lancia un appello:
“In queste settimane è venuta fuori tutta l’irresponsabilità del non aver adottato alcuna precauzione nonostante tutto quello che abbiamo passato dall’inizio di questa epidemia. Noi medici lanciamo un grido di rabbia e dico ai giovani: dovete avere responsabilità, divertitevi ma pensate che questo è un anno particolare in cui qualche sacrificio si deve fare”.
“I nuovi casi che registriamo in Campania – ha sottolineato Di Mauro – sono per la maggior parte tutti di importazione. Si tratta di soggetti che sono stati all’estero. Il tema è che il giovane di ritorno dalle vacanze seppur asintomatico può generare e sta generando contagi nell’ambito dei nuclei familiari e quindi i ricoveri di persone in età più avanzata sono diretta emanazione di un contagio avvenuto attraverso i giovani rientrati in massa dalle vacanze”.
“Stiamo vivendo – ha affermato – una situazione assolutamente comparabile a quella della fase iniziale: il virus non si è attenuato, cosa che avevamo sempre detto. Fino ad oggi in Campania a limitare la diffusione del virus era stato il distanziamento e l’uso della mascherina e ancora oggi, se ci rapportiamo ad altre regioni, ci troviamo in una condizione sotto controllo in cui non abbiamo gravi conseguenze ma – sottolinea il dg – rischiamo che il virus si possa diffondere per la non osservanza delle regole.
Tutti dobbiamo adottare tutte le precauzioni previste per evitare una diffusione più virulenta che rischierebbe di diventare pericolosa. Se così non sarà, allora ben vengano indicazioni più restrittive perché non ci possiamo consentire, dopo tutto il lavoro fatto non solo al Cotugno ma in tutti gli ospedali campani e dalla rete territoriale, che si possano mettere in difficoltà i criteri di assistenza” ha concluso.