In questo momento al Cotugno siamo ancora nella prima fase, con la seconda che scatterebbe qualora tutti gli ospedali di Napoli e provincia si riempissero: a quel punto verrebbero raddoppiati i posti a disposizione per il Covid. Attualmente, come abbiamo detto, 16 posti letto sono riservati alla degenza ordinaria, 8 alla terapia sub intensiva e altri 8 alla rianimazione. Un totale di 32 sui 60 totali ad alto isolamento. In piena emergenza, inoltre, tutti i 250 posti letto in degenza del Cotugno furono riservati ai ricoveri da coronavirus, lo stesso scenario che si ripeterebbe in caso di ritorno alla fase C.
La fase A prevede 92 posti complessivi a Napoli tra Cotugno, Cardarelli, Napoli est e Federico II; 40 a Caserta (Maddaloni), 36 a Benevento (Moscati e San Pio), 33 a Scafati (Salerno). Con la fase B a Napoli raddoppiano i posti al Cotugno a cui si aggiungono i 29 della Federico II, 70 al Loreto Mare, 12 al Primo Policlinico e 38 a Boscotrecase. Stesso discorso per le altre province, in modo che complessivamente si arrivi in tutta la Campania a 550 posti disponibili, i quali divengono quasi mille nella fase C. A questi si dovrebbero aggiungere i modulari di Salerno e Caserta con 834 posti in terapia intensiva e 406 subintensiva complessivi in tutta la regione.
La Regione Campania aveva infatti comunicato che “Per quanto attiene il potenziamento dei posti letto di terapia Intensiva è stato programmato un incremento di posti letto che determina a livello regionale un totale pari a 834 unità, rispetto ai 621 posti letto già programmati, con una dotazione omogenea sul territorio regionale pari a 0,14 per mille abitanti, secondo decreto. La dotazione complessiva ricomprende le strutture modulari esistenti, con i 120 posti letto già realizzati”.