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Scuola, Massimo Galli: “Mascherina per 6 ore in classe? Un’utopia. Difficile anche garantire il distanziamento”

L’infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’Università di Milano, Massimo Galli, si è espresso sulla tanto dibattuta riapertura delle scuole. Lo ha fatto nel corso della trasmissione “Agorà Estate”, in onda sui Rai3.

L’esperto si è posto contro le linee guida emanate dal Ministero dell’Istruzione per l’avvio dell’anno scolastico. Si tratta di regole che, a suo parere, risultano del tutto inapplicabili considerando la tenera età del pubblico che dovrebbe rispettarle.

“Cinque o sei ore in classe con la mascherina, soprattutto per i più piccoli, sono francamente un’utopia. Se vogliamo essere onesti intellettualmente, dobbiamo dire che il distanziamento si può tentare, ma per un bambino di 8 anni è difficile” – ha spiegato.

Di contro, la Azzolina aveva già chiarito la questione. Stando alle parole della ministra, una volta seduti al banco, laddove ci sia distanziamento, è possibile abbassare la mascherina. Inoltre, ha ricordato più volte che l’utilizzo del dispositivo di protezione non è stato previsto per i bambini sotto i sei anni.

Ovvio che la regola diventa stringente nel momento in cui risulti impossibile mantenere le distanze: in quel caso è obbligatorio indossare la mascherina. Secondo Galli, anche il distanziamento è una misura non del tutto praticabile avendo a che fare con dei minori.

“Non possiamo parlare della luna nel pozzo con questi tempi brevi, ma mi sarebbe piaciuto che a scuola ci fossero seri presidi sanitari. Ciò in modo tale da poter controllare più facilmente la situazione nel suo evolvere” – ha concluso.

Galli, dunque, crede che, con tali regole, la riapertura delle scuole potrebbe non avvenire in totale sicurezza. Sarebbe stato necessario servirsi di ulteriori misure di controllo.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre