Il Governo è sempre più impegnato nel dibattito riguardante la probabile riduzione della quarantena in Italia. Seguendo l’esempio della Francia, i giorni di isolamento, per contatti dei positivi al Covid, potrebbero ridursi a 7 oppure a 10. Sulla questione è intervenuta anche l’Oms, ponendosi contro tale decisione.
L’opzione attualmente al vaglio è quella di ridurre la quarantena da 14 a 10 giorni per coloro che sono stati a contatto con un contagiato. Si tratta ancora di una semplice ipotesi ma che ben presto potrebbe ottenere l’ufficialità.
La motivazione di tale provvedimento si basa sul fatto che, stando al parere degli esperti, la contagiosità del virus diminuisce in maniera significativa dopo i primi cinque giorni, risultando molto debole in quelli seguenti. Ragion per cui la Francia ha già optato per tale decisione, riducendo a 7 i giorni di isolamento obbligatorio.
Eppure, in Italia, i pareri appaiono contrastanti: c’è chi si mostra favorevole e chi, invece, si pone fortemente contro tale scelta. Tra questi l’Oms che, dopo il caso francese, sta seguendo con attenzione le discussioni sulla probabile riduzione della quarantena in Italia.
L’ufficio europeo dell’Oms, infatti, rivolgendosi all’Ansa, ha dichiarato: “Difendiamo la raccomandazione di una quarantena di 14 giorni per prevenire la trasmissione del virus. Questa raccomandazione è basata sui dati disponibili sul periodo di incubazione.”
In sostanza, l’Oms ritiene che la quarantena non debba esser ridotta in quanto il periodo di incubazione del virus è di 4/5 giorni con un limite superiore di 14 giorni.
“L’esempio francese può essere visto come quello di un paese che adatta la propria risposta al virus all’accettazione delle misure da parte del pubblico per poter aumentare l’adesione. Noi stiamo seguendo queste discussioni ma difendiamo la nostra raccomandazione di una quarantena di 14 giorni per prevenire un’ulteriore trasmissione” – conclude.