Un bimbo di 8 mesi è giunto a Napoli con la sua famiglia per sottoporsi ad un delicato intervento cardiaco al Monaldi. Sono partiti dalla Tunisia, sbarcati a Lampedusa e, infine, accolti dal nosocomio napoletano che è riuscito ad agire sulla malformazione cardiaca del piccolo. Altro grande traguardo per la sanità campana.
Hanno attraversato il Mediterraneo con la speranza di poter offrire al loro piccolo cure e assistenza adeguate. Dopo un viaggio di due giorni, a bordo di un barcone con altre 50 persone, sono approdati a Crotone. Lì è stato disposto il ricovero presso l’ospedale della città calabrese, sfociato in un trasferimento presso il Monaldi di Napoli.
L’intervento cardiaco al Monaldi si è concluso con successo. Il bambino è stato operato per una tetralogia di Fallot, dall’equipe del dottor Guido Oppido, direttore della UOC di Cardiochirurgia pediatrica del Monaldi.
“Il piccolo, affetto da tetralogia di Fallot, nota anche come morbo blu, al momento del ricovero presentava un ampio difetto intraventricolare e un restringimento dell’uscita del ventricolo destro, della valvola cardiaca, del tronco e dell’arteria polmonare. Pertanto è stato sottoposto a un intervento chirurgico che ha previsto la chiusura del foro tra i due ventricoli e l’allargamento dell’uscita del ventricolo destro e di valvola e tronco polmonare” – ha spiegato il dottor Oppio.
“Ciò in modo tale da consentire al sangue di ossigenarsi adeguatamente. Si tratta di un intervento correttivo che garantirà al piccolo un’aspettativa di vita normale. Una volta dimesso, dovrà essere monitorato costantemente. Per questo ci stiamo muovendo con la Croce Rossa Italiana e con i servizi sociali affinché la famiglia trovi un’adeguata sistemazione a Napoli e garantirgli il corretto follow up” – ha continuato.
“In un momento così complicato, abbiamo bisogno di notizie del genere. Ringrazio la Croce Rossa che sta seguendo il caso ed ha permesso anche al padre di venire qui a Napoli da Crotone. L’ospedale non è solo un luogo dove si cura la sola malattia ma deve essere anche un centro dove i pazienti si accolgono e si seguono nel tempo” – ha proseguito Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli.
“Per questo voglio evidenziare il lavoro svolto da tutto il personale dell’Uoc di Cardiochirurgia del Monaldi. Tutti hanno lavorato in squadra per accogliere questa giovane mamma e il suo bimbo. L’azienda è pronta a fare tutto il possibile per garantire assistenza a questa giovanissima famiglia e monitorare la situazione nel tempo” – ha concluso.
Una storia a lieto fine, dunque, che vede protagonista un bimbo, nato con una grave malformazione cardiaca. I suoi genitori hanno deciso di rischiare la sorte su un barcone, nella speranza di potergli garantire un futuro migliore. La madre, 18enne, era scappata dalla Costa D’Avorio dopo la morte del padre, per evitare un matrimonio combinato. Lì ha incontrato Ivoriano, 19enne, e con lui ha dato alla luce suo figlio.