Ucciso a Capodanno dalla figlia del boss: spese processuali a carico della vittima
Set 21, 2020 - Claudia Ausilio
Vittima a soli 24 anni nella notte di Capodanno. A sparare il colpo di pistola fu la figlia di un boss dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma oggi è nullatenente e non può pagare le spese processuali, quasi 17mila euro che verranno addebitate alla famiglia della vittima.
A rendere nota la situazione è l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori a ilmattino. La cartella esattoriale è stata così addebitata alla famiglia Sarpa che si è costituita parte civile nel processo contro Emanuela Terracciano, all’epoca 22enne, figlia del defunto boss Salvatore detto ‘o nirone.
La donna “è nullatenente – fa sapere Pisani – e a rispondere in solido ora è la famiglia“. Nicola Sarpa, il giovane ucciso, si trovava affacciato al balcone nel momento della “stesa” di Capodanno.
“Lo Stato, – conclude l’avvocato Pisani – non ha saputo garantire sicurezza e la vita del giovane colpito a morte mentre era sul balcone e ora pretende anche i soldi dalla mamma e fratelli della vittima: una beffa in danno di chi già ha sofferto e non avrà alcun risarcimento“.
Era il 31 dicembre del 2008 quando Nicola era affacciato al balcone per chiamare il fratello di 8 anni che era in cortile a giocare. Manuela Terracciano, figlia del capoclan Salvatore, esplose alcuni colpi di pistola in aria per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Uno di questi raggiunse il giovane che morirà poco dopo.