I suoli dell’ex Italsider che erano stati affidati alla società Bagnolifutura, con il fallimento di quest’ultima sono stati dissequestrati e affidati alla curatela fallimentare, ed ora sono dunque definitivamente fuori dalle disponibilità del Comune.
Molto probabilmente questi bene saranno ceduti ai creditori, però a Palazzo San Giacomo tutti si stanno ponendo una domanda in merito a questa questione: come mai i beni sono stati dissequestrati solo dopo il fallimento della società Bagnolifutura?
Questi terreni erano stati messi sotto sequestro nell’aprile scorso, quindi più di un anno fa, a causa dei veleni tossici insinuati sotto la sabbia e tra gli scogli, all’epoca l’indagine vide coinvolti politici, imprenditori, funzionari pubblici e professionisti, in quanto non solo non si erano occupati di far effettuare controlli al terreno e effettuare la bonifica dei suoli, ma hanno peggiorato la situazione spendendo 107 milioni di euro quando si sono mossi per un intervento che i Pm hanno definito “intervento virtuale”.
Per la Procura napoletana, la bonifica non era stata effettuata in conformità con le prescrizioni stabilite dalla legge, mentre secondo il Tribunale le ragioni dei creditori valgono di più delle esigenze cautelari.