Il noto virologo Giulio Tarro ha affrontato la questione degli asintomatici positivi al Covid-19. Stando alle parole dell’esperto questi ultimi non risulterebbero contagiosi. Dunque si assisterebbe all’approvazione di provvedimenti illeggittimi e diffusione di un vero e proprio stato di terrorismo.
Queste le sue parole: “Le persone asintomatiche non possono essere considerate contagiose. Il problema è sorto facendo i tamponi a tappeto con un’alta percentuale di falsi positivi. Assistiamo adesso alla diffusione non della patologia del Coronavirus ma alla resistenza anticorpale per la stessa malattia.”
“Purtroppo il fine è quello di prolungare il lockdown per un’infezione le cui vittime sono inferiori da 100 a 500 volte i decessi quotidiani per patologie cardiovascolari (600) e tumorali (500). Sin dal 25 febbraio 2020, il Consiglio Superiore della Sanità aveva emesso un documento in cui solo ai sintomatici andava fatto il tampone, ai contatti dei positivi o da chi proveniva da aree in piena fase epidemica.”
E ancora, il virologo Giulio Tarro, insiste: “Gli asintomatici non contagiano perché hanno una bassa carica virale. Inoltre, dobbiamo tenere presente sempre l’inaffidabilità dei tamponi come mezzo diagnostico perché misurano un acido nucleico che potrebbe essere inattivo. Ciò possiamo affermarlo proprio rifacendoci allo scopritore, il professore Mullis, Premio Nobel.”
Passando, poi alle normative vigenti, ha detto: “A questo punto dobbiamo tenere in considerazione l’illegittimità degli obblighi (per tamponi, test, mascherine ed altro) per ordinanza, circolare, norma di carattere amministrativo, decreti ministeriali. Sono provvedimenti per definizione illegittimi. Ovviamente non esiste un trattamento sanitario obbligatorio.”
Infine, ha sollevato il problema degli strascichi psicologici del virus: “Dobbiamo tenere in considerazione i danni psicologici creati da questo continuo terrorismo.”