NAPOLI – Aumenta il numero dei positivi al coronavirus in Campania. A denunciare l’incremento dei contagi è il direttore dell’Ospedale Cotugno di Napoli, il professore Maurizio Di Mauro.
Intervistato da Giada Giorgi per Open, il professore ha dichiarato che la causa dell’aumento è imputabile ad un vero e proprio «allargamento degli argini», con il conseguente abbassamento della consapevolezza del rischio parte della cittadinanza.
«Prima dell’estate – dichiara Di Mauro – eravamo riusciti a tenere la Campania quasi in una condizione di Covid free, con pochissimi contagi nonostante l’altissima densità di popolazione. Poi è arrivata l’estate e l’atteggiamento di altissima irresponsabilità mostrato soprattutto dai giovani nei locali e nelle piazze ha continuato a verificarsi anche in località estere ad alta quantità di contagio, anticipando quello che solo in parte ci immaginavamo per il periodo autunnale».
Ma Di Mauro non punta il dito solo sui giovani. L’aumento dei contagi al coronavirus è causato dal «grande senso di irresponsabilità da parte dei cittadini», che, continua il professore, «non stanno osservando alcuna regola. Né di distanziamento, né di mascherina, né di sanificazione, nulla. E considerata la densità degli abitanti il rischio è doppio rispetto a qualsiasi altra regione d’Italia».
Quella di Di Mauro è una disamina dura nei riguardi della irresponsabilità della cittadinanza. «Dire che sono arrabbiato è un eufemismo, è troppo poco. Stiamo vanificando tutto il lavoro degli operatori sanitari che in prima linea per mesi hanno corso, si sono contagiati e sono anche morti. La leggerezza che vedo nei bar o nelle strade suggerisce un senso di onnipotenza da parte delle persone che mi sembra assurdo».
A proposito dell’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto nel territorio campano, Di Mauro dichiara: «Credo che l’ordinanza della mascherina possa essere un buono strumento per arginare questa crescita preoccupante del coronavirus. Così anche come le regole per pub e locali. I morti continuano ad esserci, anche di 40 anni. E i posti letto del Cotugno si riempiono in maniera molto più rapida. Siamo pronti a tutto ma se si collabora riusciamo ancora a salvarci da un forte pericolo».
A proposito delle ulteriori restrizioni da parte della giunta regionale Di Mauro ha aggiunto: «Possiamo emanare altre dieci ordinanze ma se le forze addette a controllare che le regole vengano rispettare non vengono messe in campo in modo adeguato, sarà difficile non fare gli stessi errori. Questa è sicuramente una criticità di gestione del territorio che ha condizionato gran parte del periodo estivo e quello che ora la Regione è costretta a vivere».
Al momento presso l’Ospedale Cotugno ci sono «più di 70 persone ricoverate. Di queste, 16 sono in sub intensiva e ventilati, 8 in terapia intensiva di cui 3 incubati. Tra 7 giorni ci sarà la conversione di un’ala dell’ospedale per accogliere i possibili casi di Covid per un totale di nuovi 140 posti letti. Cercheremo di fronteggiare l’ondata al meglio, se dovessi rendermi conto che ne occorrono 200, convertirò in posti Covid tutto quello che ho».
«Al netto di questo – conclude Di Mauro – devo dire che per fortuna si sono aggiunte anche altre strutture territoriali alla rete, come il Covid center dell’Ospedale del Mare, quello di Scafati e di Salerno. Esiste una rete che permette al Cotugno di non sentire il peso di cui ha sofferto tempo fa».