Lo zampino dei clan camorristici anche a Roma. Tredici sono le persone finite in manette con l’accusa di estorsione, intestazione fittizia di beni aggravati dal metodo mafioso e esercizio abusivo del credito. L’indagine condotta dai carabinieri tra Napoli e Roma, ha come protagonisti del provvedimento – secondo quanto riportato da Ansa – Angelo e Luigi Moccia, leader del clan che prende il loro nome. Un duro colpo fu inferto anche due anni fa.
A seguito di una lunga indagine, partita dal Gip di Roma su richiesta della Dda, è emerso che questi avevano molteplici interessi nella capitale. Il loro obiettivo era quello di riciclare il denaro estorto a varie attività, investendolo poi in beni immobiliari e nell’acquisto di auto di lusso. Inoltre, grazie a dei prestanome, gestivano alcuni esercizi commerciali tra cui dei ristoranti del centro.
I Carabinieri stanno dando anche esecuzione ad un decreto di sequestro di beni ritenuti di proprietà del clan. Il valore totale ammonterebbe a circa 4 milioni di euro.