Oggi 29 settembre 2020 è la “Giornata Mondiale di sensibilizzazione sulla perdita e lo spreco alimentare” istituita dalla FAO e dalle Nazioni Unite. Secondo le stime, a livello globale, circa il 14% del cibo prodotto viene perso tra la raccolta e la vendita al dettaglio.
Quantità significative vengono sprecate anche nella sfera del commercio al dettaglio e del consumatore. Quando il cibo viene perso o sprecato, tutte le risorse utilizzate per produrlo vengono sprecate, comprese l’acqua, la terra, l’energia, il lavoro e il capitale.
La riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari richiede l’attenzione e le azioni di tutti, dai produttori di alimenti alle parti interessate nella filiera alimentare, alle industrie alimentari, ai rivenditori e ai consumatori.
Non ci sono scuse per la perdita di cibo, grava sull’economia, sull’ambiente, sulle persone che non possono permettersi un piatto in tavola. Studiando i dati dell’Italia, ogni anno nel nostro Paese vengono gettate via 20 milioni di tonnellate di cibo, uno spreco che in termini di spesa corrisponde a €15 miliardi l’anno, l’equivalente dello 0.9% del nostro PIL.
Nelle case degli italiani 27,5 kg di cibo finiscono, ogni anno, nella spazzatura. Tra gli alimenti più sprecati verdura e latticini.
MA COME FARE PER NON SPRECARE CIBO E SALVARE IL PIANETA E IL NOSTRO PORTAFOGLI?
Per rispondere a questa domanda non bisogna essere scienziati o importanti letterati, basta usare solo un barlume di ragione. Nel nostro piccolo, quando facciamo la spesa, quello che possiamo fare è controllare bene le scadenze e non comprare scorte eccessive di cibo – in stile paura di una guerra mondiale o un lockdown.
In casa quello che si deve fare è conservare i cibi nei luoghi adatti e cucinare solo quanto basta. Vero è che in molte famiglie anche quando si cucina tanto poi in aiuto arriva il congelatore o chi per più di un giorno mangia le stesse cose avanzate.
Una cosa di cui non dobbiamo avere vergogna è chiedere la famosa “doggy bag” al ristorante, praticamente quello che lasciamo al ristorante possiamo portarcelo a casa, è nostro diritto.
Inoltre in nostro soccorso sono arrivati diversi siti o app che aiutano commercianti e consumatori in questa battaglia. Too Good To Go è un progetto nato non da molto, consiste nella vendita di cibo avanzato in ristoranti, bar, pub, da parte dei commercianti e nell’acquisto da parte dei clienti.
Insomma lo spreco alimentare è all’ordine del giorno nella maggior parte delle case ma non sprecare cibo è altrettanto semplice e conviene a tutti.