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Campania, arrivano le scorte di vaccino antinfluenzale: chi lo riceverà per primo

Buone notizie sul vaccino antinfluenzale: in Campania, in queste ore, si sta provvedendo a consegnare tutte le dosi necessarie ai medici di famiglia. La nostra regione si prepara ad affrontare un autunno e un inverno particolarmente difficili, e lo fa mettendo subito in campo le risorse disponibili, prima che queste rischino di esaurirsi.

Ad annunciarlo Silvestro Scotti, segretario generale FIMMG e medico di medicina generale a Napoli. Scotti commenta con favore l’organizzazione messa in campo dalla Regione, che consentirà alla Campania di dare avvio alla campagna vaccinale già dal primo ottobre, prima di tutte le altre regioni d’Italia.

Ieri al mio Distretto Sanitario, il numero 25 dell’ASL Napoli 1 Centro, mi hanno consegnato tutte le scorte vaccinali necessarie per la campagna antinfluenzale e antipneumococcica da me richieste per le campagne di quest’anno. E la stessa cosa sta avvenendo da parte di tutte le altre Aziende Sanitarie Locali della Campania».

Un dato importante perché in questo momento la possibilità di iniziare a vaccinare prima consente ai medici di famiglia di organizzare al meglio gli accessi presso gli studi, senza creare assembramenti. Oltretutto siamo in condizioni di poter rispettare le raccomandazioni del Ministero della Salute che indicavano la necessità di iniziare dai primi di ottobre“.

I medici FIMMG della Campania invitano inoltre i cittadini a concordare con il proprio medico di famiglia la data per la somministrazione. “I vaccini saranno offerti a tutti coloro che ne hanno diritto con le priorità sugli stati di gravità e non ci sarà bisogno di fare “corse”, esponendosi a rischi inutili“, comunica Scotti.

La somministrazione del vaccino antinfluenzale in Campania seguirà un ordine ben preciso. Si partirà dai pazienti over 65 con patologie croniche o fragilità, poi i pazienti dai 60 ai 64 anni con patologie croniche. A seguire, toccherà agli under 59 con patologie croniche e si proseguirà con quelli sopra i 60 anni senza particolari fattori di fragilità per malattie o età.

Organizzare il lavoro in questa fase molto complessa, visto il numero di contagi che si sta registrando, è il modo migliore per evitare di aumentare il rischio“, sottolinea il segretario generale FIMMG. “Anche una settimana di ritardo può fare la differenza“.