Sedie smontate e barelle da posizionare nei corridoi in arrivo all’Ospedale Antonio Cardarelli, i posti letto presenti nella struttura non bastano più. I contagi positivi aumentano di giorno in giorno e agli ospedali non è rimasta grande possibilità di scelta, in attesa della Fase D annunciata da De Luca che dovrebbe aumentare il numero di posti a disposizione.
Questa emergenza sanitaria sta mettendo in difficoltà diversi centri ospedalieri. Basti pensare ai recenti avvenimenti che vedono protagonista l’azienda ospedaliera Cotugno, o ai casi positivi riscontrati anche tra lo staff medico ed infermieristico.
Alcuni nosocomi chiudono temporaneamente delle aree per sanificare la struttura, mentre altri hanno le terapie intensive sature. I centri che non riscontrano queste difficoltà si ritrovano a dover accogliere più pazienti di quanto ne possano ospitare, come nel caso del Cardarelli.
Lo racconta Luigi Falché attraverso dei post su Facebook.
L’11 ottobre, il padre ha una crisi cardio respiratoria. Vengono immediatamente chiamati i soccorsi, i quali arrivano dopo un’ora. Purtroppo, l’Odissea dell’uomo e di suo padre non termina a questo inconveniente. L’anziano, nonostante fosse codice rosso, non poteva esser ricoverato nei centri ospedalieri più vicini. L’unica soluzione rimasta era l’Ospedale Cardarelli. Anche qui, però, nove possibili casi positivi hanno bloccato il padre, immunodepresso, all’interno dell’ambulanza.
“Per darvi un’ulteriore conferma della criticità in atto, all’ospedale Cardarelli, sono state smontate le sedie nella sala d’attesa per fare posto alle barelle. Continuate a sostenere che è tutta una farsa mi raccomando.” scrive in un secondo post, aggiornando dello stato di salute del padre, il quale si trova in condizioni critiche, ma stazionarie.