Posti letto limitati in Campania, è questo che emerge nel corso della diretta Facebook di Vincenzo De Luca, il quale spiega la decisione presa a fronte della nuova ondata di casi:
“Dobbiamo garantire la disponibilità dei posti letto e per farlo siamo costretti ad eliminare tutta una serie di attività secondarie. Da oggi in poi garantiremo solo gli interventi salvavita. Interventi per le emergenze estreme che riguardano problemi cardiologici, infarti, ictus, politrauma delicati, malati oncologici. Rimane e viene potenziata la rete dei punti nascita, arricchendola anche con la tutela delle partorienti che hanno contagio Covid. Tutto quello che può essere rinviato sarà rinviato altrimenti non ce la faremo ad avere posti letto disponibili.”
La decisione sarebbe stata presa in seguito all’analisi dei dati del rapporto tra contagiati e posti letto necessari in Campania:
“Oggi abbiamo 1261 positivi e il dato che emerge è questo: sui contagiati, quelli che richiedono il ricovero ospedaliero sono il 4,3 %, quindi, sul numero di contagiati che registriamo oggi, dobbiamo trovare 4o/50 posti letto. Su 40/50 posti letto necessari per i positivi di oggi, dobbiamo sottrarre 10/12 posti letto per le persone guarite. Il bilancio finale è che dobbiamo trovare tra 30/35 posti letto. Questo significa che per 10 giorni noi dovremo trovare 300 posti letto aggiuntivi, in un mese 900 posti letto aggiuntivi.”
Nello specifico, sarebbero due i fattori che preoccupano, ovvero la mancanza di personale e l’avvicinarsi della stagione influenzale:
“Dobbiamo mettere in conto che andiamo verso l’inverno e nel pieno della stagione influenzale. Diversamente da marzo e aprile avremo un aggravio di presenze negli ospedali, per questo abbiamo anticipato la campagna di vaccinazione: per non avere un numero esorbitante in più di posti letto da ricercare. Abbiamo anche 16000 dipendenti in meno. Quando diciamo che la gran parte dei positivi sono asintomatici diciamo che gli interessati devono essere messi in isolamento protetto. Ma il personale dei dipartimenti di prevenzione deve fare i controlli a chi sta a casa, deve misurare la temperatura, deve andare a domicilio a fare i tamponi. C’è una quantità immane di lavoro da fare.”
Per poi concludere con la richiesta di potenziamento delle terapie intensive:
“Abbiamo chiesto ad Arcuri 294 ventilatori polmonari per le terapie intensive. Ce ne sono stati già inviati 50 e ci hanno detto che è un anticipo della fornitura, e 200 caschi per le sub intensive di cui ne abbiamo già avuti 100. Contiamo di avere il resto della fornitura nei prossimi giorni.”