Nella giornata odierna sono ben tre le novità annunciate dal Governatore campano. Misure che sembrano far emergere alcune contraddizioni del Presidente De Luca.
Innanzitutto, è stata preannunciata la probabile messa in atto di un vero e proprio coprifuoco. In giornata il Governatore richiederà il blocco delle attività e della mobilità fissato alle 23.00 già da questo weekend.
Eppure, stando ai dati dell’Unità di Crisi e l’allarme lanciato da primari e dirigenti ospedalieri, il problema campano non può essere risolto con le sole chiusure serali. Di certo, è un modo per limitare gli assembramenti ma questi potranno sorgere altrove, non bloccando la catena di contagi e affollando ugualmente gli ospedali già al collasso.
Ulteriori falle riguardano la questione scolastica. Si sta assistendo ad una sequenza di chiusure e riaperture che quasi confermano l’inutilità dei provvedimenti presi in precedenza. Tramite ordinanza il Presidente aveva deciso per la chiusura di tutte le scuole fino al 30 ottobre ma poco dopo sono sorti già i primi tentennamenti, sfociati nella riapertura degli asili.
Nonostante le proteste, lo “sceriffo” ha continuato a ribadire la sua posizione a riguardo, forte anche del sostegno del TAR. Stamattina altro passo indietro: lunedì le scuole elementari riapriranno. Dunque, sorge spontanea la domanda: le scuole dei più piccoli sono improvvisamente diventate sicure o De Luca si è arreso alle pressioni dei genitori? Del resto anche per il settore wedding, a seguito delle proteste avviate dalla filiera economica, aveva ritrattato, consentendo i matrimoni sotto i 30 invitati prima di allora vietati.
E ancora: una volta riaperti asili ed elementari, in teoria frequentati da bambini meno inclini al rispetto delle misure anti-covid, perché medie, superiori e università restano chiuse?
Altra misura è il ricorso a nuove unità dell’esercito che presteranno servizio in Campania. Saranno soltanto 100, numero che non riuscirebbe a riportare ordine nemmeno nella sola città di Napoli.