Ritorna l’autocertificazione per gli spostamenti in Campania. Servirà per raggiungere altre province, all’infuori di quella in cui si risiede, soltanto per ovvi motivi. Nel dettaglio, è utile capire, in ragione di tale provvedimento, in quali casi la mobilità è vietata.
La ragione del provvedimento si lega al “contenimento della movimentazione tra le province, in particolare quelle più densamente abitate, per avere un maggior controllo del rischio in un contesto di curva epidemica che non dà tregua in questo momento”, così come spiega Roberta Santaniello, dirigente degli uffici di governo del territorio della Regione e membro dell’Unità di Crisi, a La Repubblica.
Dal testo normativo si legge: “Ai cittadini campani è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania, fatti salvi gli spostamenti connessi ad esigenze, la cui ricorrenza andrà autocertificata sotto personale responsabilità.”
Le esigenze a cui si riferisce il provvedimento, fanno capo a: motivi di salute, comprovati motivi di lavoro, comprovati motivi di natura familiare, motivi scolastici o/e afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali, altri motivi di urgente necessità.
Quanto all’autocertificazione necessaria per effettuare tali spostamenti in Campania, non esiste un modulo pre-compilato. Basterà scrivere autonomamente su un foglio bianco i propri dati anagrafici, data e motivazione dello spostamento.
Il provvedimento, tuttavia, non pone limiti alla mobilità regionale: paradossalmente un cittadino campano residente nella provincia di Napoli non potrà raggiungere Caserta ma Roma sì. Gli spostamenti interprovinciali sono vietati anche nel caso in cui i cittadini dispongano di una casa di proprietà in una provincia diversa da quella in cui risiedono. Impossibile, dunque, raggiungere case al mare o in montagna per trascorrere il weekend.