I numeri fanno paura. La crescita infatti dei nuovi positivi al covid-19 in Italia è quasi esponenziale e ieri ha fatto toccare quota 16 mila. Lombardia (4.125), Piemonte (1.550) e Campania (1.541) le Regioni che fanno registrare il maggior numero di casi. Subito dietro il Veneto (1.325), il Lazio (1.251) e la Toscana (1.145). In totale sono 992 le persone ricoverate in terapia intensiva, 9.694 quelle che necessitano di cure ospedaliere.
Due dati che sono un’importante soglia di allarme per il governo che ha stabilito il limite. Raggiunta quota 2.300 pazienti in terapia intensiva (30% del totale di quelli disponibili) scatteranno infatti nuove misure restrittive. Quelle messe in campo in questi giorni da parte del premier Conte e da parte delle singole Regioni avranno effetti solo nelle prossime due settimane. Dieci giorni di tempo e poi si deciderà il futuro degli italiani. E’ una corsa contro il tempo per non ripetere gli stessi errori fatti a marzo quando la decisione di chiudere l’Italia fu presa in ritardo rispetto al dilagare dei contagi in Lombardia. Come rimbalzato da anticipazioni stampa, il governo vorrebbe imporre il coprifuoco alle 21 in tutte le regioni d’Italia e salvaguardare la scuola che resterebbe in presenza e le attività produttive.
Come mostrato dal rapporto Iss, negli ultimi 14 giorni, il numero di casi sintomatici è quasi raddoppiato (15.189 casi sintomatici nel periodo 28/9 – 11/10 vs 8.198 casi sintomatici nel periodo 21/9 – 4/10) quindi aumentano le persone che hanno bisogno di ricovero. Questa settimana, a livello nazionale, si è osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate (4.519 vs 3.287 in area medica, 420 vs 303 in terapia intensiva nei giorni 11/10 e 4/10, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/PPAA sopra 10% in entrambe aree. Anche l’indice Rt è in salita (1,17%) a 1,5% dovrebbero scattare misure ancora più restrittive.
Intanto da stasera in Campania scatta il coprifuoco alle 23. Un provvedimento analogo a quello della Lombardia e del Lazio.