Covid, sempre più i bambini colpiti: “Raccontiamo una favola, è un robot cattivo”
Ott 23, 2020 - Stefano Colasurdo
Il Coronavirus sta mettendo nuovamente in ginocchio il paese, l’economia è allo stremo e lo stesso vale per la sanità, ma rispetto alla prima ondata è emerso un dato nuovo: tra i bambini ci sono molti più contagi.
Parliamo sempre di Coronavirus, di tutto ciò che ha comportato nel mondo del lavoro, della salute, ed anche della vita sociale delle persone. Queste sono tutte conseguenze reali del covid, che però non tengono presenti i bambini. I più giovani sono il nostro futuro e di quello di tutto il pianeta. Poche volte però abbiamo sentito parlare di loro.
La situazione reale è che il 13% dei contagi della seconda ondata sono casi pediatrici. La prima ondata invece attestava questo dato al solo 1,8%. I dati emergono da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics intitolato “COVID-19 Disease Severity Risk Factors for Pediatric Patients in Italy” a cura del Reparto di Epidemiologia, Biostatistica e Modelli matematici del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità.
Ma il Coronavirus crea un danno ai bambini non soltanto in termini di salute fisica, ma anche e forse soprattutto in tema di paura. I bambini infetti devono essere isolati come qualunque altro soggetto che abbia contratto il covid. Una situazione che spaventerebbe chiunque, soprattutto se si perdono momentaneamente i propri punti di riferimento.
Insomma la crescita morale del bambino sicuramente potrebbe essere intaccata da questi eventi. Inoltre la chiusura o l’apertura ad alternanza delle scuole non aiuta di certo un buon percorso di crescita.
Queste le parole del dottor Luigi Mantenucci, pediatra dell’ospedale napoletano Santobono: “I bambini sono spaventati. Sentono tanti discorsi e hanno dei momenti di paura rapportandosi al covid. Lo stesso fatto di doverli isolare, assieme ad un adulto, crea ansia, preoccupazione. Gli si chiude un mondo e si apre una finestra di un percorso fatto di incertezze in cui il tampone è sicuramente qualcosa di più invasivo rispetto a quanto accade per i più grandi.
Raccontiamo ai bambini il Covid come una favoletta. Un robot ci sta attaccando e noi lo sconfiggeremo grazie ai nostri comportamenti, all’uso della mascherina, lavandoci le mani e tutti quegli accorgimenti che sappiamo devono essere messi in atto.”