Conte: “Dcpm basato sul parere degli scienziati. Non invitate persone a casa”
Ott 29, 2020 - Stefano Colasurdo
Il premier Giuseppe Conte questa mattina è intervenuto alla Camera per spiegare i motivi che lo hanno condotto all’ultimo Dcpm. Ha sottolineato inoltre l’importanza del Decreto Ristori.
I dati degli ultimi giorni, in Italia come in gran parte d’Europa, sono veramente soffocanti. Ieri il Belpaese ha sfiorato quota 25 mila contagi in un giorno. Prendere delle misure restrittive è stata quindi una scelta doverosa anche se per molti dolorosa.
I danni infatti sono incalcolabili. Attività chiuse, famiglie che faticano a mettere un piatto in tavola e tanto altro. Eppure queste restrizioni sembrano l’unica via d’uscita per tornare ad una parvenza di normalità. La scelta, secondo Giuseppe Conte, è derivata proprio da basi scientifiche e non arbitrarie. L’obiettivo del Dcpm è quello di scongiurare il più possibile i contatti tra i cittadini. Soprattutto nella propria abitazione.
Agli italiani quindi è stato richiesto, ancora una volta dopo i terribili mesi scorsi, di stringere la cinghia e darsi da fare. Bisogna rispettare queste norme per poter tornare a vivere, a lavorare ed essere spensierati come un tempo.
Queste le parole del premier Conte: “I dati delle ultime settimane indicano una rapida crescita dei contagi. L’aumento dei positivi è preoccupante. Le misure adottate si pongono in continuità con le decisioni sin qui assunte, ispirate sempre ai principi di precauzione e di proporzionalità. Non abbiamo mai affermato di essere fuori dal pericolo. Raccomandiamo di non invitare persone che non siano conviventi a casa propria. Uguale per la raccomandazione di non spostarsi, tranne che per ragioni di necessità.
Se siamo stati costretti a una scelta così dolorosa, è per l’esigenza di ridurre le occasioni di socialità dove è più facile abbassare la guardia. Quelle attività non sono state sospese perché ritenute non essenziali. Siamo consapevoli che siano fondamentali per il benessere delle persone. La scelta discende esclusivamente dalla necessità fondata su evidenze scientifiche di diradare il più possibile i contatti e le interazioni sociali tra le persone. Scelte non arbitrarie ma basate sulle dichiarazioni degli scienziati.”
Sulla crisi economica: “Ci siamo confrontati immediatamente con i rappresentati dei settori più impattati dalle nuove restrizioni. Il governo ha predisposto adeguati strumenti di intervento a supporto a queste categorie. Per evitare che la crisi economica si trasformi ancor più in crisi economica e sociale, che creerebbe nuove diseguaglianze.”