Il Governatore De Luca si è posto contro il Governo, lamentando alcune carenze riscontrate per fronteggiare la pandemia in atto. Il presidente, in diretta Facebook, sta attaccando diverse categorie, come i giornalisti da egli definiti cialtroni ai sindaci apostrofati come “nullità”.
“Abbiamo il dovere di parlare chiaro contro gli errori che continua a fare il Governo. Il mio rilievo critico è questo: primo fortissimi ritardi nelle decisioni, fatte con la logica del ‘mezzo mezzo’ che non serve a risolvere i problemi. Poi sottovalutazione grave della pesantezza dell’epidemia e quindi tempi di decisione incompatibili.
Sta continuando a perdere tempo prezioso e i contagi stanno portando al collasso il sistema sanitario. C’è mancanza di rigore. Il Governo prende decisioni ma non fa nulla per far rispettare le ordinanze. Sbaglia e aggrava i problemi.”
“Sul mondo della scuola, non si può ascoltare un ministro che continua a ripetere a pappagallo ‘dobbiamo tenere aperto’. Ma tenere aperto che cosa? Come si fa con migliaia di contagi a ripetere frasi fatte?”
“Mi hanno messo in croce per le decisioni scolastiche, adesso le stanno adottando tutti quanti, per ultimo il collega Emiliano. La ministra dice ‘se non vanno a scuola vanno per strada’. Non si possono ascoltare queste cose. La cosa più grave come vettori di contagio sono proprio i bambini più piccoli.”
“La cosa più grave è che non si è definito un piano di aiuti socio-economici di ampio respiro. Il problema lo avremo davanti per i prossimi sei mesi, dobbiamo fare le cose che dobbiamo fare per aiutare le categorie economiche.”
“L’ultima stupidaggine che ho sentito è la chiusura dei territori interi. Ho sentito di Napoli e Milano. Nessuno si permetta di immaginare misure mezze mezze. Per il livello di gravità di oggi le uniche misure serie sono di carattere nazionale, il resto è tempo perso.”