Il presidente del consiglio Giuseppe Conte questa mattina ha rilasciato un lungo intervento alla Camera e nel pomeriggio al Senato dove ha comunicato l’adozione di nuove misure restrittive soprattutto per quanto riguardo lo spostamento tra le regioni, anticipando i contenuti del nuovo Dpcm.
In questo momento la situazione è davvero allarmante. I posti letto negli ospedali sono sempre meno e la curva dei contagi continua a salire. L’unico elemento positivo è che nonostante il trend di contagi, la pericolosità del virus si è ridotta. Questo fattore però è dovuto in larga misura all’abbassamento dell’età media delle persone colpite dal covid.
L’Rt nazionale quindi si attesta intorno all’1,7%. Ovviamente il dato cambia se prendiamo in esame una regione o un’altra. Per questo motivo Conte ha dichiarato che nel prossimo Dpcm ci saranno restrizioni via via sempre più grandi in alcuni territori. Decisioni che però andranno preso solo su ordinanza del ministro della Salute.
Saranno limitati quindi gli spostamenti da e per queste regioni con un Rt molto elevato. Naturalmente ci saranno anche alcune eccezioni come nel caso di lavoro, di studio o di salute i cui spostamenti saranno garantiti.
Gli italiani sono dunque in attesa del prossimo Dpcm per conoscere l’entità delle misure restrittive ed adeguarvisi di conseguenza. Conte ha anche anticipato alcuni dei 21 criteri che saranno considerati per valutare le Regioni. Nella prima fascia ci saranno Regioni a rischio alto, di scenario 4, con misure più restrittive. Nella seconda Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario tre, con misure lievemente meno restrittive. Le restanti saranno in terza fascia.
Queste le parole di Giuseppe Conte: “Alla luce dell’ultimo report di venerdì in alcune regioni siamo costretti a intervenire. In ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità delle Regioni. Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio. Misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute.
Questi scenari dovranno tener conto dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. L’rt nazionale è a 1,7. Ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un’altra probabilità, che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese. Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio salvo esigenze di lavoro, studio e salute.
Il governo prevede di adottare a livello nazionale limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda. Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure. Per contribuire a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali. Ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano. Chiuderanno anche musei e mostre”.