Ieri sera la Regione Campania è passata da essere zona arancione a zona gialla. Una scelta che da una parte fa felici i commercianti e i cittadini, ma che dall’altra desta preoccupazioni, come spiega il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris.
Secondo il sindaco infatti appare molto strano che la nostra regione sia stata definita come zona gialla, dato che solo due settimane fa De Luca aveva chiesto il lockdown e dato che la scorsa settimana Ricciardi aveva dichiarato che Napoli era tra le città più a rischio.
Qualcosa sembrerebbe non star funzionando nel modo corretto. De Magistris afferma che sono due le possibili ipotesi a fondamento di tale decisione: la prima è che la Regione Campania non fornisca dati reali al Ministero, la seconda invece che i numeri sono quelli ma che la sanità non riesce a sostenere.
Questa seconda ipotesi sarebbe la più preoccupante, perché se da zona gialla il sistema sanitario va in tilt, allora non sarebbe il caso di allarmarsi? La Campania è tra le regioni con più contagi, anche se ha un’alta densità di popolazione. De Magistris però vuole vederci chiaro ed ha chiesto ufficialmente delucidazioni al governo.
Queste le parole del sindaco Luigi de Magistris: “I conti non tornano. Due settimane fa il Presidente della Regione Campania annunciava che avrebbe proclamato il lockdown per la gravissima situazione dei contagi in Campania. Annuncio poi caduto nel vuoto. Una settimana fa il prof. Ricciardi, consulente del Governo, annunciava in televisione che Napoli sarebbe dovuta andare in lockdown. Ieri sera abbiamo appreso dal Presidente del Consiglio che la Campania è zona gialla, quindi tra le Regioni a più basso rischio in Italia. Eppure gli ospedali a Napoli, ed in Campania, sono al collasso. Ambulanze utilizzate come letti di reparto, macchine in fila fuori gli ospedali per attendere cure che non arrivano, persone che rischiano di morire perché non ricevono adeguata ed immediata assistenza, positivi sintomatici spesso abbandonati presso le proprie abitazioni.
Siccome la situazione è drammatica presso le strutture sanitarie, delle due l’una: o la Regione Campania non fornisce dati reali ed attuali al Ministero della salute, oppure la sanità in Campania è andata in tilt nonostante siamo al livello giallo, il più basso di rischio tra le Regioni in Italia. Siamo sconcertati e preoccupati. Abbiamo il diritto di capire e di ricevere dal Governo informazioni precise.”