Speranza: “Regioni erano a conoscenza dei 21 parametri, mai un’obiezione prima del dpcm”
Nov 06, 2020 - Andrea Favicchio
Covid – parla il Ministro Speranza. Il Ministro Roberto Speranza ha parlato alla Camera dei Deputati delle misure adottate dal Governo contro il covid e dei 21 parametri che hanno diviso le Regioni in zone gialle, arancioni e rosse. Lo stesso Ministro ieri aveva rivolto un appello a tutti quei Governatori contrari al nuovo Dpcm. Ecco le sue parole alla Camera:
“Non c’è un’altra strada, la via della precauzione è una via obbligata per arginare la pandemia. I numeri continuano ogni giorno drammaticamente a crescere e sono oltre 1 milione di morti nel mondo, sono cifre che parlano da sole e danno il senso della gravità della situazione.
Questo Dpcm è in piena continuità con le misure che il governo ha tenuto finora, c’è stato sempre un filo comune che unisce tutti i provvedimenti ed è il primato della tutela delle persone, un principio di precauzione evitando che il Ssn venga travolto.
Si possono avere opinioni differenti sulle scelte che abbiamo compiuto ma per favore non capovolgiamo la realtà. Andando oltre inutili polemiche tutti dobbiamo trarre una lezione tanto evidente quanto amara: senza consistenti limitazioni dei movimenti e rispetto delle regole la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata ad un clamoroso fallimento.
In tutte le fasi del nostro lavoro c’è stato il pieno coinvolgimento delle istituzioni scientifiche cosi come delle Regioni – ha spiegato il ministro -. I criteri di monitoraggio su 21 parametri sono stati condivisi con le Regioni in due incontri, e da 24 settimane i parametri di riferimento vengono utilizzati senza che mai le Regioni abbiano portato obiezioni.
Il virus circola in tutto il paese ed essere in zona gialla non significa essere in un porto sicuro. Se continua ad alzarsi il numero di contagiati, inevitabilmente aumenteranno le terapie intensive e i decessi“.